Le storie, le collezioni, la passione nel raduno del Club 2000m
articolo di Stefano Ardito, 26 Novembre 2019 montagna.tv
La storia di Peppe Ardente, metalmeccanico e gestore di un rifugio in Abruzzo, che ha introdotto la joëlette sulla Majella. La traversata in mountain-bike della Siberia compiuta nella scorsa estate da Giorgio Lucarelli di Sora. Le poesie che la montagna “ha dettato” a Naldo Giammarco, 93 anni, alpino e (ancora!) escursionista di Sulmona, figlio di un bersagliere che ha combattuto nel 1896 ad Adua.
Questi racconti, insieme a tanti altri, hanno animato sabato 23 novembre l’assemblea annuale del Club 2000m, che si è tenuta a Sora, ai piedi delle montagne della Ciociaria. Come negli anni scorsi, la partecipazione è stata altissima e attenta.Dai 300 ai 400 escursionisti, arrivati da tutta l’Italia centrale, hanno applaudito i responsabili del Club e i premiati, e hanno ascoltato con attenzione storie e racconti, sottolineando con fragorosi applausi i passaggi più interessanti. Naldo Giammarco, alla fine del suo racconto, ha ricevuto una standing ovation.
La moda di collezionare i 2000 dell’Appennino è nata quasi per gioco una ventina di anni fa, ed è rapidamente diventata virale. Da qualche anno il Club 2000m, presieduto da Giuseppe Albrizio e animato da Francesco Mancini, è diventato un riferimento fondamentale per gli escursionisti del Lazio, dell’Abruzzo, delle Marche e delle regioni vicine.
Molti di loro sono soci del CAI, altri aderiscono ad associazioni e gruppi trekking. Oggi, come ha detto Albrizio aprendo l’assemblea di Sora, il Club ha 1389 soci, e 89 di loro hanno salito tutte le 261 cime dell’elenco. Vengono celebrati anche i traguardi parziali, come le 50, 100 e 200 cime salite.
Il raduno del 23 novembre a Sora, come quelli che lo hanno preceduto, non è solo un incontro annuale tra appassionati. Dimostra che tra gli escursionisti legati all’Appennino, ma che frequentano con passione le Alpi e le montagne del mondo, c’è molta voglia di contarsi e contare, di raccontare e di ascoltare storie, di conoscere meglio le persone che si sono incontrate, in passato, su una vetta o lungo un sentiero.
Non è un mondo contrapposto a quello del Club Alpino Italiano e di altre associazioni. A organizzare l’incontro di Sora ha contribuito in maniera fondamentale Simona Prosperi, del direttivo della sezione locale del CAI. Lucio Meglio, presidente del CAI Sora, ha salutato con un applaudito intervento i partecipanti. Tra gli escursionisti presenti nella sala dell’Auditorium di Sora erano soci di 25 Sezioni del CAI. Accanto a loro, e con pari dignità, i rappresentanti di decine di associazioni escursionistiche più o meno note, dalla Zaini in Spalla di Roma agli Amici di Monte Ruazzo di Itri, e dal Gruppo Escursionisti Provincia di Roma alla Caminando en Grupo di Sora. Alcune di queste aderiscono a Federtrek, altre no.
L’impressione, dopo aver partecipato a vari raduni del Club 2000m, è che il mondo dei camminatori abbia voglia di incontrarsi e discutere dei “suoi” temi, dai divieti di accesso imposti dalle aree protette alle questioni dell’escursionismo per disabili, a iniziare dalle joëlette di Peppe Ardente e compagni. Il CAI, nonostante le sue mille iniziative, riesce a intercettare solo in piccola parte questo bisogno.Anche la triste situazione dei festival di montagna appenninici (quello dell’Aquila è stato chiuso dal Comune, il romano Montagne in Città è in stand-by per mancanza di fondi) sposta la voglia di parlare di montagna e incontrarsi verso il Club 2000m e i suoi meeting.
Anche se molti non lo praticano, l’alpinismo, per i soci del Club 2000m è importante. Daniele Nardi, scomparso sul Nanga Parbat con Tom Ballard, era criticato da molti alpinisti, ma amatissimo dal “popolo della montagna” dell’Appennino. Ogni volta che è stato citato a Sora, la sala è venuta giù dagli applausi.I soci del Club 2000m non pensano a tentare il Nanga Parbat d’inverno, ma amano le avventure possibili. Sono testimonianza di queste gli applausi ricevuti da Giorgio Lucarelli e delle sue foto in bici, sulle piste sterrate della Siberia, verso Vladivostok e Magadan.
Molta attenzione anche per Renato Malatesta, ex-presidente del CAI di Ancona, che nella scorsa estate ha salito i 7134 metri del Pik Lenin, e che si è presentato in sala con una mano fasciata a causa dei congelamenti. Sono state seguite con attenzione le presentazioni di un libro (Giorni diversi di Giorgio Giua) e di due guide, Gran Sasso, le alte cime di Luigi Tassi e Vette e sentieri dell’Appennino centrale, opera di chi scrive.
Certo, collezionare le vette è la ragion d’essere principale del Club 2000m, e tutti coloro che hanno raggiunto un traguardo (50, 100, 200, tutte le cime) a Sora hanno ricevuto uno scudetto e sono stati salutati sul palco da Giuseppe Albrizio e Francesco Mancini.Sono stati salutati con calore Andrea Cappadozzi, che ha completato la collezione dei 2000 dopo essere guarito a tempo di record dalla leucemia, e Giorgio Giua che è stato il primo a salire tutte le cime in condizioni invernali.
Molta attenzione anche per i due escursionisti “forestieri” che hanno completato la loro raccolta di vette. Romanas Kazakevicius, lituano, ha raccontato la scoperta del Gran Sasso, della Majella e del Velino da parte di chi è nato in un Paese dove la vetta più alta non raggiunge i 300 metri sul mare. Rita Stutz, svizzera che vive da anni a Rieti, ha raccontato al pubblico di Sora la sua collezione, realizzata compiendo escursioni estive e invernali in solitaria. “Voglio dedicare questo risultato a tutte le donne. Lottate per i vostri diritti, lottate per i vostri sogni!”. Nelle stesse ore, per le strade di Roma, sfilava il grande corteo contro la violenza sulle donne, promosso da Non una di meno. Il Club 2000m, che tra i soci ha moltissime donne, non è un mondo a parte.
001 - Undicesimo Raduno Sociale del Club 2000m
002 - I soci che hanno completato la collezione nel 2019
003 - Naldo Giammarco con Francesco Mancini
004 - serata sociale 2019 del Club 2000m
Presentazione dell’11^ Serata Sociale del Club 2000m
Articolo del 20 Novembre 2019
A distanza di 4 mesi dalla nostra ultima intervista siamo di nuovo con il Direttivo del Club 2000m Francesco Mancini in merito a quella che è diventata una delle più grandi manifestazioni di montagna annuali del centro Italia.
Francesco ideatore, organizzatore e coordinatore della 11^ Serata Sociale del Club 2000 raccontaci come è nata l’idea di fare questo grande evento proprio a Sora ?
Come dico sempre le Associazioni di volontariato sono quelle gestite dalle “ grandi persone “.
Quelle che sono capaci di avere capacità aggregative, professionalità, volontà, doti comunicative, cultura, elasticità mentale, ma soprattutto quelle che credono veramente in quello che si vuole realizzare.
A parole molti pensano di averle ma poi, nella nostra realtà, alla prova dei fatti si scontrano con la dura realtà.
Era il 28 Maggio del 2016 quando casualmente conobbi sulle 10 Cime degli Ernici (manifestazione organizzata dal Grandissimo Appenninista Claudio Cecilia) una piccola ma grandissima ragazza che si chiamava Simona Prosperi.
Mi sembra di ricordare che arrivato a quota 1908 sulla Cima del Monte Ortara si avvicina con il suo bellissimo sorriso, si presenta e mi dice “ Ciao ma Tu sei il famoso Francesco Mancini del Club 2000m ? “.
Ecco tutto nasce così, con la voglia dell’animo umano di far nascere un vero rapporto fatto con il cuore.
Quel giorno notai la forza fisica di Simona nel realizzare quasi 30 km di montagna senza colpo ferire.
E poi la sua attitudine di apprendere sempre più il nostro mondo, di imparare, di confrontarsi, di crescere sempre nel pieno rispetto della esperienza di colui che aveva di fronte.
Simona Prosperi Coordinatrice dell’evento a Sora (AE CAI Sora)
In poco tempo infatti Simona Prosperi è entrata nel Consiglio Direttivo del Club Alpino Italiano di Sora e poi è diventata Accompagnatore di Escursionismo.
Purtroppo l’attuale lavoro l’ha fermata e questo mi dispiace molto perché Simona può arrivare molto più in alto con tutte le capacità di cui dispone.
Speriamo anzi che qualche lettore di questo articolo, legato alla Città di Sora, possa aiutare Simona nel proporgli una attività lavorativa più confacente alle sue potenzialità.
Tutto quanto sopra per ringraziare Simona Prosperi che in questi anni mi ha costantemente dimostrato un immenso affetto sincero nonostante la lontananza.
Grazie anche a Lei e alla sua volontà di coordinare questo evento come rappresentante del C.A.I. di SORA che la cittadina avrà centinaia e centinaia di escursionisti, appenninisti e alpinisti che presenzieranno alla manifestazione.
Come si è sviluppato il rapporto di collaborazione con il Club Alpino Italiano di Sora ?
In una notte buia e tempestosa (causa meteo molto avverso, ma noi eravamo al chiuso) in occasione della Festa dei 90 Anni del Club Alpino italiano di Sora sono stato invitato ed li ho conosciuto il Presidente Lucio Meglio che mi piace precisare è anche Professore presso l’Università di Cassino oltre che giornalista e scrittore.
Foto di repertorio scattata in occasione della Festa dei 90 Anni del C.A.I. di Sora da Sinistra il Coordinatore della manifestazione Francesco Mancini, al centro Lucio Meglio Presidente del C.A.I. di Sora e Simona Prosperi Direttivo e A.E. C.A.I. SORA
Successivamente organizzata da Domenico Castellucci, attuale Vice Presidente del C.A.I. di SORA, abbiamo partecipato ad una indimenticabile salita ad anello sul VESUVIO insieme al Presidente del CLUB 2000M Giuseppe Albrizio.
Alle pendici del Vesuvio da sinistra Giuseppe Albrizio, Domenico Castellucci Vice Presidente del C.A.I. di Sora e Francesco Mancini
Abbiamo inoltre fra i simpatizzanti del nostro gruppo il Mitico Giorgio Lucarelli è venuto a trovarci in occasione del Raduno in Montagna sulle Cime del Terminillo.
E poi i tantissimi forti Appenninisti e Alpinisti che abitano in tutta la zona del Frusinate che dovevano finire il progetto del Club 2000m.
Mi sembrava il giusto riconoscimento e spinta motivazionale per spingerli a finire il meraviglioso Progetto del Club 2000m
La bellezza della montagna è proprio questo.
Una serie di indimenticabili incontri legati a rapporti umani che sono culminati in questa grande manifestazione di montagna che si svolgerà Sabato 23 Novembre 2019 dalle 15.30 con ingresso libero al centro di Sora presso l’Auditorium Cesare Baronio
Il grande Auditorium Cesare Baronio situato al centro della Città di Sora
Grazie Francesco per queste chicche: abbiamo saputo che ci saranno tante associazioni di montagna…
In questi mesi mi hanno contattato da tutta l’Italia centrale e per questo motivo voglio ringraziare la locale CAMINANDO EN GRUPO ed il GEB (Gruppo Escursionisti di Balsorano) della F.I.E., i sempre presenti ZIS (Zaini in Spalla), i GEP (Gruppo Escursionisti della Provincia di Roma) della FederTrek, i MOUNTAIN LOVERS dal mare adriatico, i FREE MOUNTAIN dalle Marche, gli AMICI del MONTE RUAZZO dai Monti Aurunci, TREKKING ITALIA oltre che l’Associazione Meteo di CAPUT FRIGORIS.
Il Logo di Caminando en Grupo locale associazione di montagna della zona di Sora in rappresentanza di tutte quelle presenti
Voglio ringraziare inoltre i PRESIDENTI delle Sezioni C.A.I. Piero MIELE (CASSINO), Federico CEROCCHI (LATINA) Paolo NERI (PALESTRINA) che verranno anche alla CENA SOCIALE insieme ai tanti Direttivi e Soci di tutte le Sezioni CAI del CENTRO ITALIA (Roma, Castel Gandolfo, L’Aquila, Stabia, Piedimonte Matese, Palestrina, Terni, Amatrice, Colleferro, Sora, Ancona, Pescara, Lanciano, Latina, Tivoli, Alatri, Rieti, Antrodoco, Avezzano, San Benedetto del Tronto, Monterotondo, Isernia, Frosinone, Popoli, Esperia e Gallinaro) e chiedo scusa se mi sono scordato qualcuno.
Francesco come si svolgerà questo lungo pomeriggio di natura sociale e culturale legato ai monti con film, relazioni, libri, interviste e premiazioni?
Dopo la mia introduzione con una sorpresa dedicata alla generosità dei nostri Appenninisti lascerò la parola per i saluti iniziali di Amedeo Mattia PARENTE Presidente del C.A.I. REGIONE LAZIO, di Lucio MEGLIO Presidente del C.A.I. di SORA, e di Giuseppe ALBRIZIO Presidente del Club 2000m e Accompagnatore Escursionistico Onorario del Club Alpino Italiano.
Foto di repertorio scattata in occasione della conferenza organizzata dalla SALEWA di Valmontone Outlet da sinistra Il Presidente del Club 2000m Giuseppe Albrizio con il Presidente del C.A.I. REGIONE LAZIO Amedeo Mattia Parente
Alternati alle premiazioni degli iscritti che hanno raggiunto i vari step di traguardi appenninici ci saranno le presentazioni dei 2 libri più importanti a livello appenninico usciti nell’anno 2019.
La copertina della grande guida del Fotografo Naturalista Luigi Tassi “IL GRAN SASSO e le ALTE CIME“
Il Fotografo Naturalista Luigi TASSI presenterà la Grande Guida “ IL GRAN SASSO E LE ALTE CIME “ mentre il famoso giornalista e scrittore Stefano ARDITO ci illustrerà la Sua ultima fatica letteraria “ VETTE DELL’APPENNINO CENTRALE “.
La copertina dell’ultima fatica letteraria del famoso giornalista e scrittore Stefano Ardito “VETTE dell’APPENNINO CENTRALE“
Ospite d’eccezione in rappresentanza della storica Sezione del Club Alpino Italiano di SORA il Direttivo Giorgio LUCARELLI con il suo ultimo ciclo-viaggio in solitaria sulla strada delle ossa nella siberia estrema.
Il Direttivo della storica Sezione del Club Alpino Italiano di SORA Giorgio Lucarelli durante il suo ultimo ciclo-viaggio in solitaria
Apre la serata l’intervento di Giuseppe ARDENTE che direttamente dal Rifugio Fonte Tarì sulla Majella, con la Sua Associazione Majella Sporting Team, ci parlerà della importante funzione della Jolette per aiutare tutte le persone con handicap fisici a godere della bellezza della montagna.
Giuseppe Ardente gestore del Rifugio Fonte Tarì nella Majella in una delle manifestazione legate a MONTAGNE SENZA BARRIERE
Si chiude con l’alpinista Giorgio GIUA colui che ha realizzato TUTTE le Cime dell’Appennino in veste invernale ed il Suo libro pieno di emozioni dal titolo “GIORNI DIVERSI“.
La copertina del Libro scritto dall’Alpinista Giorgio Giua “ GIORNI DIVERSI “
Si ringraziano inoltre gli SPONSOR della manifestazione: lo storico negozio a Sora di sport e outdoor 2 “ALONZI 82“ e il caratteristico locale delle “TAVERNA del LUPO“ presso il Rifugio di Forca D’Acero.
Il LOGO Di quello che è lo SPORT a SORA nel centro storico in Via Cittadella, 18
Il caratteristico locale della TAVERNA del LUPO al Rifugio di Forca D’Acero
Alle 20.30 è prevista la ricca CENA SOCIALE presso l’elegantissimo Ristorante-Albergo OLIMPUS alla quale hanno già prenotato l’incredibile numero di 250 PERSONE, ma molte di più sono previste nell’auditorium !!!
L’elegantissima Sala Banchetti del Ristorante-Albergo OLIMPUS
In attesa dell’articolo con cui racconteremo questo incredibile evento, visti i numeri che ci hai anticipato, lasciaci un pensiero finale.
Personalmente vorrei abbracciare tutti coloro che interverranno nonostante i tanti km da fare in auto segno che il Club 2000m non è quello che alcuni pensano un Club di Collezionisti di Cime dell’Appennino ma un Club di veri esperti dell’Appennino che fanno dell’amicizia e della condivisione il perno della propria esistenza di vita e di montagna. Siete impagabili !!!
Francesco Dott. Mancini
Locandina Manifestazione
Sora - Undicesima serata Sociale del Club 2000m
Su TG24info
Articolo del 15 Novembre 2019
Grande manifestazione di montagna si svolgerà il prossimo sabato 23 novembre 2019 dalle 15.30 con ingresso libero al centro di Sora presso l’Auditorium Cesare Baronio con cena Sociale finale presso l’Hotel Olimpus.
Ideata e organizzata da Francesco MANCINI Direttivo del Club 2000m e del C.A.I. insieme al Direttivo e A.E. della storica Sezione del Club Alpino Italiano di SORA Simona PROSPERI vedrà arrivare nella città centinaia e centinaia di escursionisti, appenninisti e alpinisti da tutta l’Italia.
Evento Nazionale giunto alla sua 11^ edizione che prevede una lungo pomeriggio di natura sociale e culturale legato ai nostri monti con film, relazioni, libri, interviste e premiazioni.
Grandissima partecipazione di tantissime associazioni di tutta l’Italia centrale.
Dalla locale CAMINANDO EN GRUPO e GEB (Gruppo Escursionisti di Balsorano) della F.I.E., i sempre presenti ZIS (Zaini in Spalla), i GEP (Gruppo Escursionisti della Provincia di Roma) della FederTrek, i MOUNTAIN LOVERS dal mare adriatico, i FREE MOUNTAIN dalle Marche, gli AMICI del MONTE RUAZZO dai Monti Aurunci, TREKKING ITALIA oltre che l’Associazione Meteo di CAPUT FRIGORIS.
Presenti inoltre Presidenti, Direttivi e rappresentanti delle Sezioni C.A.I. di TUTTA l’Italia centrale.
Con l’introduzione e poi conduzione della lunga serata da parte del Grandissimo Appenninista Francesco MANCINI ci saranno i saluti di Amedeo Mattia PARENTE Presidente del C.A.I. REGIONE LAZIO, di Lucio MEGLIO Presidente del C.A.I. di SORA e di Giuseppe ALBRIZIO Presidente del Club 2000m e Accompagnatore Escursionistico Onorario del Club Alpino Italiano.
Alternati alle premiazioni degli iscritti che hanno raggiunto i vari step di traguardi appenninici ci saranno le presentazioni dei 2 libri più importanti a livello appenninico usciti nell’anno 2019.
Il Fotografo Naturalista Luigi TASSI presenterà la Grande Guida “ IL GRAN SASSO E LE ALTE CIME “ mentre il famoso giornalista e scrittore Stefano ARDITO ci illustrerà la Sua ultima fatica letteraria “ VETTE DELL’APPENNINO CENTRALE “.
Ospite d’eccezione in rappresentanza della storica Sezione di SORA il Direttivo Giorgio LUCARELLI con il suo ultimo ciclo-viaggio in solitaria sulla strada delle ossa nella siberia estrema.
Apre la serata l’intervento di Giuseppe AREDENTE che direttamente dal Rifugio Fonte Tarì sulla Majella con la Sua Associazione Majella Sporting Team ci parlerà della importante funzione della Jolette per aiutare tutte le persone con handicap fisici a godere della bellezza della montagna
Si chiude con l’alpinista Giorgio GIUA colui che ha realizzato TUTTE le Cime dell’Appennino in veste invernale ed il Suo libro pieno di emozioni dal titolo “ GIORNI DIVERSI “.
Mountlive.com 11 Novembre 2019
Girovagando in Appennino con Rocco:
la felicità è una cosa semplice
di Silvia Berti
Di fronte a me un foglio bianco, lo fisso a lungo, penso come riempirlo di emozioni, di appennino perché di questo andrò a scrivere. Pian, piano le idee iniziano a prenderne forma, seppur confuse a ricordi nitidi, tutto si delinea e prende vita attraverso fiumi d’inchiostro; il mio viaggio scritto.
Inizio a camminare in montagna con semplici passeggiate sui Lucretili e mi son così innamorata; ho percepito che potevo andare, conoscere, vedere di fare qualcosa di mio, che aiutasse il mio spirito inquieto. Poi un amico mi parlò del Club2000m, compresi che questo club aveva il metodo per aiutarmi a gironzolare …. Mi iscrissi. Inseguendo le cime del loro elenco, in un certo modo, iniziai a camminare e vedere …era ciò che volevo, seguendo il loro metodo per ogni gruppo montuoso con molte ripetizioni etc.. Alla fine ho portato a termine questo elenco, mi è sembrato come dire doveroso, un ringraziamento a chi ha illuminato la mia curiosità e voglia di andare in montagna.
L’appennino, non molto considerato, spesso dimenticato, riserva invece delle grandi sorprese ad occhi esperti ed attenti, offrendo interessanti specifiche attività per ogni tipologia di gradimento. Attraverso il lungo girovagare su di esso si apprende la storia, la nostra storia, e mi son resa conto che tutto il nostro essere di oggi è ancorato sulle montagne, proviene da esse. Nei secoli l’appennino ha saputo dare vita e lavoro alle popolazioni, poi l’avvento dell’era moderna e la vita ritenuta comoda delle città, il reddito certo che garantisce sostegno ai nuclei famigliari ha fatto sì che le nostre montagne son andate sempre più spopolandosi. Grande peccato da un lato, ma non male per la conservazione dei paesaggi rimasti integri, perché dove l’uomo vive con maggiore concentrazione ahimè crea danni irreparabili all’ambiente. Lontana è ancora la convivenza fra tutela ambientale e sfruttamento dei territori. I piccoli borghi e frazioni montane e premontane, conservano il loro fascino antico pressoché intatto, le piccolissime e numerose chiese sparse ovunque, i tantissimi eremi davvero presenti in appennino a testimonianza di un’antica vita spirituale molto forte in quelle epoche. Antiche opere idriche risalenti al periodo romano …funzionanti ancora. Un appennino selvaggio, ospitale sempre nell’adattarsi ad esso.
Certo non è il gran parco giochi dolomitico! Ho visto davvero cose inenarrabili! Ho davvero imparato molto! Salir su di esso è spesso senza sentieri o qualcosa che assomigli ad un sentiero; ciò aumenta la fatica e la difficoltà. Percorrere il viaggio attraverso l’appennino è carpirne i sapori e gli odori … respirarne l’essenza!
La scoperta dell’appennino è variegata, i paesaggi son diversi. L’emersione di queste montagne diversi milioni di anni fa le ha plasmate in modo unico. Passiamo da un Gran Sasso davvero dolomitico, agli aspetti lunari fantastici della Maiella . La Montagna madre, la sua sommità è un ‘enorme altopiano di quota con diverse elevazioni, completamente desertico…lunare. Ho atteso e sognato per un anno e mezzo la salita alla sua vetta principale, l’Amaro, non mi sentivo mai pronta ad affrontare tale dura salita, non mi sentivo alla sua altezza, avevo paura, ho rinunciato una volta … poi accade che la stessa montagna ti dà segni inequivocabili e trovi lì le persone giuste, disposte a raccogliere il tuo grido d’aiuto, e salii fra la gioia, il pianto irrefrenabile; la fatica scomparve! Era in invernale e fu bellissimo, indimenticabile!
La montagna mi ha respinto, bastonato, più di una volta ed io ho capito la lezione …umilmente ho girato i tacchi, ed a capo chino son tornata e ritornata anche per 3 volte di seguito per una salita alla quale tenevo, quella salita rappresentava una sfida speciale con me stessa, per me! Adoro l’appennino innevato, la sua coltre bianca lo rende regale, come vestito a festa… il silenzio bianco della neve. La sposa promessa! Non c’è niente da fare la neve è proprio la giusta veste della montagna!
La neve profuma! Lo sapevate? È un odore unico!
Vivere notturne stellatissime, albe e tramonti su “Maya“ è un‘emozione particolare e si ha la perfetta sensazione di essere su Marte o sulla Luna… distaccati distanze enormi dalla terraferma, dai rumori, e perché no dagli umani!
Quando misi i miei umili piedi sulle Murelle fu come fare un’immersione subacquea in un fondale marino di milioni di anni fa: fantastico! I suoi valloni incassati, le cengie, i ricoveri pastorali molto presenti qui in luoghi impervi, ieri come oggi poi son la testimonianza di una vita viva a queste alture. Bello è osservare la fioritura su di essi… con specie rare come la adonis distorta, la pinguicola o la adonis vernalis o la soldanella alpina minum…
La fauna numerosa fra camosci, cervi, orsi, lupi, aquile, falchi e piccoli volatili… grifoni… che ben convive con i locali, meglio che al nord….
Ho avuto la fortuna di vedere un’orsa incinta …ero a distanza di sicurezza… non credevo ai miei occhi! Strabuzzando gli occhi e non respirando riuscii a fare una foto! Indimenticabile emozione. Il PNALM è unico!
Poi le montagne del dolore… il terremoto sempre presente in appennino. Le vite umane perse, il dolore, tanto dolore. Ha distrutto città e strade rendendo difficile la già precaria rete stradale. Ho visto Amatrice l’ultima volta due giorni prima la grande scossa… resterà sempre nei miei ricordi! I week end trascorsi là per la Laga, gli appuntamenti davanti alla chiesa di Sant’Agostino chissà se torneranno. Salire sulla montagna e vedere le sue spaccature, ferite aperte, rende l’idea di quel che può esser accaduto in basso… L’appennino del nord è boscoso, bello, ordinato, ben segnato e regala altri scenari, altri monti da vedere… però quando arrivi al sud con il parco del Pollino resti rapito. Il Pollino è wild davvero, non ha rifugi… al suo interno, il solo il bivacco Gaudolino, su una superfice enorme. Sapevo che era bello ma non cosi strabiliante. Là sei atteso dai grandi pini loricati, pare di 1.230 anni fa, cosi l’ultimo esemplare è stato datato, giustamente tenuto nascosto il punto… con la loro coriacea corteccia, una lorica appunto. Enormi, e penso a quanta storia è passata e secoli attraverso loro… e quanto siam piccoli noi al loro cospetto, granelli di polvere siamo nell’universo e quanti danni arrechiamo. Esser là, è proprio stare in ritiro spirituale con se stessi, un luogo che sa di eterno e che ti porta a riflettere, sul tuo essere umano, sulla tua condizione, sulla tua vita, per me è stato cosi. Ci son tornata con la gioia nel cuore e ci tornerò ancora!
Poi la bellezza dell’Orsomarso… e mi fermo.
Le mie solitarie, non proprio, con il mio cagnolone Rocco, il migliore compagno d’escursione son indelebili. Fra di noi ormai si è instaurato un rapporto tale che siamo indissolubili… Rocco è perfettamente addestrato alla montagna… Mi protegge, fiuta pericoli e se torna indietro meglio assecondarlo, c’è qualcosa che non va… La montagna con il mio cane diventa speciale, altre sensazioni mi arrivano chiare. Dal mio cane ho imparato meglio a sviluppare il mio olfatto… nel bosco… l’odore del muschio, della terra bagnata e foglie mi giunge ora fortissimo.
Le solitarie vere poi dopo un mio incidente le ho molto diradate…. Le amo e ne ho bisogno spesso, ma ora scelgo percorsi semplici e facilissimi perché dopo la mia caduta, avere qualcuno vicino aiuta soprattutto come calore umano e psicologico ed ho compreso come sia meglio non esser soli in certe situazioni. Ho avuto davvero paura. Ho ancora paura.
Un lungo girovagare che ti porta ad essere di casa nel paese Italia con la bellezza della quale mica tanto ne ero cosi consapevole come ora. Un appennino girovagato e camminato davvero con il cuore, e con i montanari locali, ho apprezzato di più ciò, attraverso di loro ho conosciuto angoli nascosti ai più. Ho ascoltato le loro storie di briganti in Maiella e di vecchie salite. Ho visto e percorso antichi tratturi e vie di transumanza antiche, qualcosa di unico anche se molto wild e selvaggio. Qualcosa che ti fa capire che le distanze son si impervie ma molto minori ai km di autostrada… E devo ringraziarli per aver condiviso con me la loro montagna, accogliendomi come la montagna mi accoglie, e mi respinge anche a volte!
Cosa resta oggi di questo girovagare in me? Ovvio molte cose son troppo intime per scriverle e troppo personali, ma di sicuro oggi io son diventata una persona diversa da come ero… la montagna ha cambiato il mio essere, rendendomi migliore più di quanto non lo fossi già.
Il cammino in Appennino ha saputo curare le mie ferite interiori, mi ha reso più forte ed ha aumentato la consapevolezza di me e della vita, affrontando ogni giorno come fosse l’ultimo e godendo di piccole cose perché la felicità alla fine è una cosa semplice!
Una frase scontata?
E’ così davvero ed il mio cammino in Appennino è come una lunga storia d’amore fatta di amore e passione ed odio, costellata da sacrifici, rinunce, sorrisi, vittorie e tante piccole soddisfazioni. A questa storia d’amore sento ora più che mai , che non potrò mai rinunciare!
Intervista a Francesco Mancini
Siamo qui con il Grandissimo Appenninista Francesco Mancini uno dei più importanti componenti del Consiglio Direttivo del Club 2000m ma anche appartenente al CAI da più di 20 anni della Sezione di AVEZZANO oltre che alla FederTrek.
Francesco con il Club 2000m, istituzione principe dell’Appennino, avete recentemente organizzato un raduno, com’è andato?
Innanzitutto voglio rivolgere i miei più vivi complimenti a tutti Voi ideatori e redattori di questo nuovo portale informatico dedicato alla montagna per lo spazio che ci avete dedicato augurando i più grandi successi professionali.
In foto: il recente incontro che la Redazione di Appennino TV ha avuto con Francesco Mancini che vede da sinistra Arianna Manca, Fabio Orfei, Emanuele Cascapera e Lucio Virzì.
In merito al 6° Raduno in Montagna devo dire che quest’anno è stato particolarmente difficile coordinare il Raduno che ricordo è stato in collaborazione con il CAI di Amatrice del Presidente Franco Tanzi in quanto, a causa del pessimo meteo di Maggio e parte di Giugno, siamo stati costretti a rimandarlo per 3 volte.
Le prime due volte a causa del meteo e la terza per la contemporaneità con un altro evento quale l’anteprima nazionale a Fonte Cerreto de L’Aquila della Guida di Luigi Tassi “ Il Gran Sasso e le Alte Cime “ che ci ha visto protagonisti come Club 2000m, per la prima volta in un libro così importante, con il Logo, un capitolo a noi riservato, i ringraziamenti e le Cime valide per l’Elenco del Club 2000m.
Siamo andati troppo in avanti con la data e ciò ha comportato delle assenze di coloro che avevano già prenotato viaggi per le Cime sia del Tosco-Emiliano che del Calabro-Lucano oltre alle ferie e altri impegni sia di natura personale che di montagna in quanto molti nostri iscritti sono anche accompagnatori di diverse sezioni del Club Alpino Italiano.
Tuttavia complessivamente è andato tutto splendidamente per i tanti incontri che si fanno in questa occasione fra coloro che salgono prima, che ci raggiungono dopo, che salgono da altri versanti oltre al grande gruppo iniziale.
Queste occasioni servono per rivederci dopo 1 anno o per conoscerci dal vivo e poi il Raduno aveva lo scopo raggiunto di riportare tante persone ad Amatrice per permettere anche solo per un giorno di far rivivere questi territori così duramente dal Terremoto.
In foto: Una parte del grande gruppo iniziale in partenza da Macchie Piane alle pendici di Pizzo di Sevo della Laga (Foto di Paolo Gentili)
Sicuramente un grande successo, ma vogliamo ricordare ai nostri lettori quali sono i valori e gli obiettivi che il Club 2000m si prefigge?
Ricordiamo che la realtà Appenninica del Club 2000m, che vede quasi 1400 iscritti, ha la finalità di raggiungere TUTTE le 243 Cime riconosciute nell’elenco ufficiale situate fra i 2000 m ed i quasi 3000 m del Gran Sasso D’Italia di TUTTO l’Appennino Italiano, da quello Tosco-Emiliano fino a quello Calabro-Lucano, senza dimenticare quelle che si trovano fra Umbria, Marche, Abruzzo, Lazio e Molise.
Il Club 2000m nasce ufficialmente il 2 Luglio del 2007 da una idea del Presidente Giuseppe Albrizio (http://www.lemiepasseggiate.it), Claudio Carusi (http://www.fagustrek.it), Livio Rolle attualmente anche Guida e Formatore della FederTrek a cui si è aggiunto successivamente il Direttivo Francesco Mancini (http://www.esplorandox.it).
L’obiettivo è quello di stimolare gli escursionisti che vivono le montagne più alte dell’Appennino a conoscerle sempre meglio anche quelle meno note, ad individuare nuovi percorsi, e a condividere con altri amici appassionati il proprio stupore per la bellezza di luoghi meno frequentati con le vie di salita e gli itinerari individuati.
Lo stimolo alla scoperta di nuove cime e di nuovi percorsi è dato dalla curiosità per quelle ancora non raggiunte, presenti nell’elenco ufficiale dei 2000 m dell’Appennino, fiore all’occhiello del Club, primo elenco assoluto e riconosciuto in Italia. Sulla base del predetto elenco ciascuno può spuntare su una scheda personale le proprie cime e confrontarsi con gli altri in una classifica che ha il solo scopo di incitare ad uscire dai percorsi più battuti senza spirito agonistico.
In foto: Un momento del Raduno in Montagna del Club 2000m realizzato sul Terminillo
Ormai siete una realtà affermata, quale sono i progetti futuri che vi ponete come Associazione?
Con il passare degli anni e soprattutto con la maggiore visibilità e quindi importanza del Club stiamo cercando di curare maggiormente alcuni aspetti di natura più specifica rispetto al passato.
Ci sentiamo maggiormente responsabilizzati anche se non è facile perché nasciamo come singoli montanari con un senso di individualità che spesso è prevalente.
Gli obiettivi futuri sono sempre quelli della condivisione e dei rapporti umani non solo fra tutti noi del Club 2000m ma anche con le altre realtà di montagna che vivono la nostra stessa passione.
Un esempio di tutto questo lo ha dato proprio la Sezione CAI di AVEZZANO che mi ha invitato come ospite d’eccezione in rappresentanza del Club 2000m alla prima giornata di “ Festa dei 90 anni della Sezione “ che per 5 giorni da Lunedì 29 Luglio a Sabato 3 Agosto 2019 presso la prestigiosa sede della sala convegni di Palazzo Torlonia di Avezzano fra conferenze, stand e palestre di arrampicata allieterà il pubblico presente.
Per questo motivo voglio ringraziare il Presidente Tonino Di Palma, il Past President Giovanni Olivieri, il Direttivo e Coordinatore dell’evento Romano Sfirri e il Direttivo e AE Fabio Antifora.
In foto: La locandina della giornata di apertura della festa dei 90 Anni della Sezione CAI di Avezzano che vede il Club 2000m ospite d’eccezione nella giornata di apertura di Lunedì 29 Luglio 2019
Che consigli ti senti di dare ai nostri lettori che vorrebbero iniziare a “collezionare“ cime ?
Nel mio ruolo, che non è solo di Consigliere del Direttivo, ma anche di organizzatore di eventi del Club e di curatore dei rapporti istituzionali con le altre realtà associative mi interfaccio quotidianamente con tanti iscritti che mi chiedono informazioni e consigli su qualsiasi aspetto legato non solo al Club ma anche alla montagna in generale e sull’Appennino in particolare anche di Regioni lontane dalla nostra realtà classica.
A loro dico sempre che non si deve parlare di “Collezione“, termine che da alcuni viene visto negativamente perché frainteso, ma di “Esplorazione“.
Con la scusa di inserire le Cime ascese nel proprio Albo il vero Progetto del Club 2000m è quello di raggiungere luoghi e montagne che non avresti mai pensato di raggiungere, percorrere sentieri che non avresti mai pensato di fare di tutta la dorsale Appenninica Italiana.
In foto: un autoscatto della solitaria infrasettimanale in MTB che ha fatto Francesco Mancini pochi giorni prima del Raduno sul Monte Autore a quota 1855 m dei Monti Simbruini
Sei stato gentilissimo Francesco, ma prima di salutarci vorrei chiederti una cosa sulla quale credo ci sia bisogno di far chiarezza: quali sono i requisiti necessari per potersi accreditare una cima? La “foto di vetta” è necessaria? Quali requisiti servono affinché una vetta possa essere considerata raggiunta in assetto invernale?
Ti ringrazio per queste 2 domande sulle quali possiamo fare chiarezza definitiva su questi aspetti sempre molto controversi e discussi.
In merito all’accreditamento di una cima il mio pensiero è quello di un purista della montagna: premesso che difficilmente non si lascia a se stessi il ricordo con una “ foto di vetta “ ritengo tuttavia che la maggioranza – una volta avrei detto tutti – di coloro che raggiungono lo cime debba possedere quella che chiamo “ onestà intellettuale “ cardine di queste esperienze che in fondo ognuno compie per realizzare quella felicità interiore che noi conosciamo.
Per quanto concerne le “Cime Invernali“ faccio mie le parole del Presidente del Club 2000m Giuseppe Albrizio che ricordiamo è stato insignito di una speciale onorificenza da parte del Club Alpino Italiano Centrale nominandolo Accompagnatore Escursionistico Onorario.
Tale riconoscimento è stato concesso in via del tutto eccezionale poiché riservato solo ai Soci del Club Alpino Italiano che in uno specifico settore abbiano svolto attività significative e si siano particolarmente distinti.
(Il suo Blog è http://www.lemiepasseggiate.it/)
In foto: gli Organi Tecnici Territoriali Operativi di Escursionismo del Club Alpino Italiano Memmina De Nardis e Luciano Roma durante la consegna ufficiale al Presidente del Club 2000m della Giacca di “AE Onorario“.
“La collezione dei 2000 dell’Appennino saliti in inverno o in condizioni invernali è un’idea del grandissimo Alpinista ma anche Appenninista Cristiano Iurisci mentre il LOGO dello scudetto è stato ideato da Cleverson Ferrara.
I criteri proposti da Iurisci sono poi stati adattati dal Club come segue: si considera quella fatta secondo calendario cioè dal 21 Dicembre al 21 Marzo oppure quella fatta in condizioni invernali, quando cioè per raggiungere la vetta è stato obbligatorio percorrere la via scelta per almeno il 50% su neve o ghiaccio“
In foto: Il Presidente del Club 2000m Giuseppe Albrizio in uno dei momenti della premiazione con lo Scudetto Invernale alla Serata Sociale del Club 2000m per le 100 Cime di Claudio Carusi uno dei fondatori del Club 2000m
Concludo ricordando a tutti che la nostra Riunione Annuale durante la “ XI Serata Sociale del Club 2000m “ quest’anno sarà quasi sicuramente nella giornata di Sabato 23 Novembre dalle 16 in poi con la consueta Cena Sociale.
Per questo motivo voglio ringraziare il Presidente del CAI di Sora Lucio Meglio, il Grande Giorgio Lucarelli Alpinista e Ciclo Viaggiatore e la mia Simona Prosperi Direttivo e AE SORA che coordinerà con il sottoscritto la manifestazione che si svolgerà proprio al centro di Sora.
Aspettiamo quindi tutti gli iscritti, gli amici ed i simpatizzanti per una lunga giornata di relazioni, incontri, filmati e premiazioni ma soprattutto di Amicizia che è il vero perno motore del Club 2000m.
In foto: Ai piedi del Monte Trani nel PNALM il Direttivo e AE CAI SORA Simona Prosperi che coordinerà insieme a Francesco Mancini la XI Serata Sociale del Club 2000m che si svolgerà al centro di Sora (Foto di Francesco Mancini)
Potete seguire il Club 2000m sul Gruppo FB Ufficiale “ Club 2000m ”, sul Sito Internet www.club2000m.it e Francesco Mancini sul suo blog personale www.esplorandox.it
Si considera salita invernale quella fatta in inverno secondo calendario (21 dicembre, 21 marzo) oppure quella fatta in condizioni invernali, quando cioè per raggiungere la vetta è stato obbligatorio percorrere la via scelta per almeno il 50% su neve o ghiaccio.
NB: Per terminare la "collezione" NON e' necessario salire le cime alpinistiche e quelle in riserva integrale del PNALM; vale la stessa regola della salita delle cime senza neve, quindi le cime si riducono da 261 a 243
Le cime alpinistiche sono: Vetta Centrale del Corno Grande Gran Sasso D'Italia 2893 m
Torrione Cambi (Gran Sasso D'Italia) 2875 m
Punta Dei Due (Gran Sasso D'Italia) 2608 m
Dente del Lupo (Gran Sasso D'Italia) 2297 m
IL Tempio (Gruppo Velino-Sirente) 2099 m
Le cime in riserva integrale del PNALM sono: Monte Petroso 2249 m
Monte La Meta 2242 m
Monte Ninna 2220 m
Monte Petroso, anticima Sud 2193 m
Monte Tartaro 2191 m
Gendarme de La Meta 2185 m
Monte della Corte 2182 m
Monte Petrosello 2171 m
Monte Altare 2174 m
Monte Capraro 2100 m
Monte Iamiccio 2074 m
Balzo della Chiesa 2073 m
Cima di Passo Cavuto 2002 m
La classifica invernale prevede appositi scudetti, il primo a 25 cime, poi a 50, 100, 200 e TUTTE (per TUTTE si intende la fine del progetto che sono la "collezione" di 243 cime).
In occasione dell'incontro di Gian Luca Gasca con Amatrice
Giuseppe Albrizio parla del Club 2000m
Corriere di Rieti - Giovedi 30 Maggio 2019 - "L'Iniziativa"
Perdersi ritrovando se stessi in Appennino
L'incontro ad Amatrice con Gian Luca Gasca, scrittore e camminatore
di Ines Millesimi
Gian Luca Gasca incontra Amatrice sabato 1 giugno alle ore 18 alla Sala del Gusto, Area food di Amatrice. E' il terzo evento di Montagne in Movimento del CAI Amatrice, con il patrocinio del Comune di Amatrice e il sostegno di Montura (ingresso libero).
L'incontro con il giovane scrittore e instancabile camminatore è mirato soprattutto a far conoscere con occhi diversi la dorsale appenninica e le montagne della Laga attorno ad Amatrice. Gian Luca ricostruirà attraverso i suoi ricordi le impressioni molto forti della seconda terribile scossa del 30 ottobre 2017 visto che si trovava quella mattina ad Amatrice. Sarà un racconto emozionante e avvincente, con l'uso di immagini del suo lunghissimo viaggio a piedi; sarà l'occasione per ricostruire con i presenti un diario intimo e sincero di tanti personaggi incontrati, soprattutto partendo dal celebre cantautore Francesco Guccini che si è ritirato a vivere in Appennino emiliano, a Pavana. Ad Amatrice verrà presentato il suo libro dal titolo simbolico Mi sono perso in Appennino, a riprova che un escursionista del Nord, con i suoi schemi mentali abituati alle Alpi, abbandona lungo il cammino quegli schemi scoprendo una montagna inattesa, più libera e selvaggia, forse più autentica: proprio in Appennino!
Sarà presente un' ampia delegazione di escursionisti dall'Emilia Romagna, appartenenti alle sezioni di Ferrara e di Lugo di Romagna che dal 31 maggio al 2 giugno soggiorneranno tra Accumoli e Amatrice per conoscere paesaggi, montagne e persone portando un aiuto solidale a chi in queste terre ci vive e ci lavora. Durante l'evento interverrà il Presidente del Club 2000 metri Giuseppe Albrizio per illustrare scopi e attività degli Appenninisti.
Gian Luca Gasca, classe 1991 è un reporter e scrittore di montagna. Amante dei viaggi con lo zaino in spalla, nel 2014 inizia ad organizzare una traversata delle Alpi che lo ha portato a stravolgere la sua carriera. Nell'estate 2015 attraversa le Alpi in parte a piedi e in parte con i mezzi pubblici. Impiega 54 giorni per andare da Trieste a Nizza e nel suo percorso "esplora" e raccoglie testimonianze di vita che oggi fanno parte del suo primo libro 54 giorni nel cuore delle Alpi (Fusta, 2016). Durante il 2016 scrive il suo primo libro dedicato alla storia dell'alpinismo Nanga Parbat, la montagna leggendaria (Alpine Studio, 2016) in cui racconta la storia della nona montagna del pianeta. Nel 2018 per Ediciclo pubblica Mi sono perso in Appennino. Sempre nel 2016 percorre gli Appennini con le stesse modalità utilizzate sulle Alpi, viaggio-preparazione per una sfida più grande. La sua passione per i viaggi lenti infatti, lo porta, nell'estate 2017, a partire da Torino per raggiungere a piedi e con i mezzi pubblici la base del K2.
Attualmente collabora e scrive per Meridiani Montagne e Montagna.tv.
Per ingresso libero fino a esaurimento posti comunica email la tua o le tue presenze a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Ci aiuterai a tenerti aggiornato con i nostri eventi di Montagne in Movimento CAI AMATRICE. Info 348.79.56.329
Un articolo uscito sul Quotidiano Ciociaria Oggi che parla del Grandissimo Appenninista Antonio Muscedere
che il giorno 11 Agosto 2019 ha concluso la scalata di TUTTE le cime dell'Appennino superiori ai 2000 metri
Giornata di festa del Club 2000 metri ad Amatrice
Gruppo iniziale (Foto di Paolo Gentili)
16 Giugno 2019 – Quota 1550m – Macchie Piane di Sant’Angelo di Amatrice – 100 CUORI…1 SOLO BATTITO per il 6° Raduno in Montagna del Club 2000m realizzato in collaborazione con il CAI di AMATRICE del Presidente Franco Tanzi che ringraziamo per aver inserito questa uscita nel calendario sezionale.
Dopo 2 rinvii consecutivi dovuti al maltempo sulle alte cime dei Monti della Laga si è svolto l’incontro annuale in Montagna che vede partecipare tutti coloro che hanno aderito al Progetto del Club 2000m.
Il Sodalizio che racchiude iscritti e simpatizzanti di coloro che decidono di raggiungere TUTTE le 243 Cime inserite nell’albo ufficiale fra i 2000 e i quasi 3000 metri del Gran Sasso D’Italia da Nord a Sud di TUTTO l’Appennino Italiano da quello Tosco-Emiliano a quello Calabro-Lucano senza dimenticare le montagne di Lazio-Abruzzo-Marche-Umbria e Molise.
Un segno di solidarietà che il Club 2000m ha voluto lasciare ad AMATRICE e che ha visto una carovana di auto che da tutta l’Italia centrale hanno invaso questi territori duramente colpiti dal recente terremoto.
Dalla Salaria per chi proveniva da Roma e da Ascoli Piceno e dal Lago di Campotosto per chi proveniva da Teramo e da L’Aquila un colorato serpentone di auto ha cercato di riportare movimento e presenza, da tutti i punti di vista, prima, durante e dopo la manifestazione.
E’ stato bello vedere la maglia ufficiale del CAI di AMATRICE indossata da alcuni Appenninisti iscritti per sostegno al Club Alpino Italiano locale.
In foto: da sinistra la Grandissima Appenninista Mimma De Felicis de “ I Folletti del Morrone “ al centro il Grandissimo Appenninista Direttivo CLUB 2000M e CAI AVEZZANO Francesco Mancini Coordinatore dell’evento, e l’Appenninista Trekking Italia Antonella Caiola
3 lettere rappresentate da una A sono i sentimenti di questa lunga giornata.
A come AMATRICE… A come AMORE per la montagna… A come AMICIZIA che unisce tutti noi.
Si ringraziano coloro che hanno partecipato sempre insieme, coloro che sono saliti da altri versanti, coloro che sono dovuti andare via prima, coloro che ci hanno raggiunto dopo, coloro che hanno aderito autonomamente.
Con la Guida del Presidente del Club 2000m Giuseppe Albrizio Accompagnatore Escursionistico Onorario del Club Alpino Italiano l’itinerario inizialmente volto al raggiungimento del Pelone Settentrionale ha visto anche una deviazione per Cima Lepri per realizzare una sorta di anello in quota con un percorso in tipico stile Appenninistico con quasi 20 Km e per un dislivello complessivo salita di oltre 1300m.
Un apprezzamento particolare va agli escursionisti provenienti da molto lontano che hanno fatto dai 500 ai 600 Km in auto per 6/7 ore fra andata e ritorno che vorremmo ringraziare uno ad uno ma che ci permettiamo possono essere rappresentati dal Rifugista PEPPE ARDENTE del Rifugio Fonte Tari’ di Lama dei Peligni sulla Majella.
(in foto: Il Coordinatore dell’evento Francesco Mancini con il Rifugista Peppe Ardente del Rifugio FONTE TARI’ da Lama dei Peligni sulla Majella)
Sulla Cima della verdissima Laga del Monte Pelone Settentrionale il brindisi di Vetta che il Coordinatore Francesco Mancini ha voluto dedicare anche agli assenti per infortunio e malattia, premiando con lo scudetto del Club in rappresentanza di tutti, il Grande Montanaro di Pizzoli de L’Aquila Francesco Zaccagno che così scrive “ Sono le piccole cose che avvicinano le persone, a volte un piccolo gesto racchiude un profondo significato “.
nella foto il brindisi di Vetta a quota 2057m del Monte Pelone Settentrionale sulla Laga: da sinistra il grande Montanaro de L’Aquila Francesco Zaccagno, Francesco Mancini ed il Presidente del Club 2000m Giuseppe Albrizio AE ONORARIO CAI (foto di Francesco Laurenzi)
Si ricorda che il prossimo appuntamento con il Club 2000m sarà la Serata Sociale del 23 Novembre 2019 con il CAI di SORA del Direttivo e AE SIMONA PROSPERI con la presentazione della Guida di LUIGI TASSI “ Il Gran Sasso e le Alte Cime “ che vede per la prima volta, su un importante libro di Montagna, il LOGO del Club 2000m, un paragrafo, i ringraziamenti e le Cime valide per l’albo.
Chiusura della giornata con Terzo Tempo ad Amatrice presso il ristorante LO SCOIATTOLO che ha riaperto per gustare la famosa amatriciana in allegria fino al crepuscolo della sera.
Fra i tanti pensieri ricevuti quello di LUCA FLAMINI Grandissimo Appenninista di Terni più di tutti identifica questo evento:
Grazie a tutti, ragazzi, per la splendida giornata di montagna e di amicizia. Un ringraziamento e un plauso speciale va a chi si è accollato 3 o 4 ore di macchina per esserci, a chi ha dovuto rinunciare a momenti con la propria famiglia, a chi ha sudato insieme a noi nonostante queste montagne le abbia già fatte e rifatte. Questo è lo spirito e la passione di chi ha capito cos’è e cosa rappresenta il Club 2000m, di chi ha dimostrato ieri di tenerci veramente.
(nella foto di Domenico Giovagnoli una parte del Gruppo rimasto a festeggiare fino alla fine sulla Cima del Monte Pelone Settentrionale)
Francesco Mancini
Coordinatore Evento/Direttivo Club 2000m/CAI AVEZZANO
Quotidiano telematico 21 Maggio 2019
mountlive
6° Raduno del Club 2000 metri
“Amatrice è viva”
L’entrata di Amatrice prima del terremoto
Domenica 26 Maggio 2019, con la speranza che il tempo possa essere di aiuto alla manifestazione, centinaia di escursionisti saliranno sulle creste del Parco Nazionale dei Monti della Laga in occasione del 6° Raduno in montagna del sodalizio che unisce coloro che hanno aderito al Progetto del Club 2000m.
Insieme al Presidente Giuseppe Albrizio (le mie passeggiate) e ai Direttivi Francesco Mancini (esplorandox), Claudio Carusi e Livio Rolle, coordinati anche da Mauro Bondi Direttivo del CAI di Amatrice, l’ascesa prevede che l’itinerario si svolga da Macchie Piane di Sant’Angelo di Amatrice per raggiungere il Monte Pelone Settentrionale sempre che le condizioni meteorologiche, che perseguitano dall’inizio del mese di Maggio, lo permettano.
In caso di meteo incerto verrà stabilito un itinerario diverso per evitare lo spostamento o addirittura l’annullamento della Manifestazione.
Il tracciato della possibile ascesa ideata da Giuseppe Albrizio
Ricordiamo che l’importante realtà Appenninica del Club 2000m, che vede più di 1000 iscritti, ha l’obiettivo di raggiungere tutte le 243 Cime riconosciute nell’elenco ufficiale situate fra i 2000m ed i quasi 3000m del Gran Sasso D’Italia di tutto l’Appennino, da quello Tosco-Emiliano fino a quello Calabro-Lucano, senza dimenticare quelle che si trovano fra Umbria, Marche, Abruzzo, Lazio e Molise.
Presenti oltre agli iscritti del Club anche esponenti del CAI di tante sezioni del Centro Italia, Il Gruppo dei Folletti del Morrone di Giorgio Monacelli e Licio Capone, il Gruppo ZIS Zaini in Spalla di Marco Mampieri e Alba pacifici, il Gruppo Escursionamoci dell’ AE CAI Sora Simona Prosperi, l’A.s.d. Caminando en Grupo di Sandro Porretta e Daniela De Gioannis, il Gruppo GEB di Maurizio Cianfarani, gli “ Amici di Monte Ruazzo “ di Vincenzo Maggiacomo, e l’Associazione meteo CAPUT FIRGORIS di Thomas Di Fiore e tanti altri amanti della montagna.
Franco Tanzi Presidente del CAI di Amatrice insieme a Giuseppe Albrizio Presidente del CLUB 2000M e AE Onorario del Club Alpino Italiano sul Monte Pozzoni dei Monti Reatini
Ma lo scopo del raduno del 26 maggio non è solo quello di permettere agli iscritti di vivere la montagna tutti insieme per festeggiare, rivedersi o finalmente conoscersi dal vivo ma soprattutto realizzare con la propria presenza le parole di Franco Tanzi, Presidente del Club Alpino Italiano di Amatrice, che il 17 Giugno del 2107 nel giorno del suo insediamento così disse:
Ho ereditato da Marco Salvetta un prezioso testimone che è quello di guidare un gruppo di amici ma da solo non sarà possibile. Perciò ritengo sia necessario coinvolgere la maggior parte dei soci per dare vita ad un progetto comune mirato soprattutto alla rinascita dei nostri territori così feriti e, nonostante tutto, così belli con tante attrattive da scoprire.
Il CAI di Amatrice in una foto di repertorio (Da sinistra si riconoscono Paolo Demofonte Segretario, Marco Salvetta Past President e Franco Tanzi Presidente in carica)
Purtroppo, a distanza di circa dieci mesi dal tragico evento che ha stravolto la nostra terra, le istituzioni trovano difficoltà nell’impedire il lento spopolamento delle genti che amano questo stupendo lembo dell’Italia centrale. Ed allora l’appello che rivolgo a tutti i soci e agli amanti della montagna è quello di esserci vicini affinché l’attuale consiglio direttivo non perda di vista l’azimut di sodalizio e solidarietà che ci condurrà, tutti insieme, alla ricostruzione delle case e dei cuori.
Nel rapporto di amicizia che mi lega e lega il Club 2000m a Franco Tanzi abbiamo aspettato 2 anni per permettere l’inserimento di questa uscita nel calendario sezionale del CAI di Amatrice e Intersezionale di altri Club Alpini Italiani proprio per rispondere con i fatti all’appello del Presidente del CAI di Amatrice.
La mia idea era quella di riportare tante persone, anche solo per 1 giorno, nelle zone colpite dal terremoto.
Così facendo si potranno far respirare le piccole e medie attività commerciali che potranno usufruire della visita di numerosi Escursionisti, Appenninisti, Alpinisti previsti prima, durante e dopo la manifestazione.
Franco Tanzi Presidente del CAI di Amatrice con il Grandissimo Appenninista e Direttivo CLUB 2000M insieme a Pizzo di Sevo nel Parco Nazionale dei Monti della Laga
Alla fine dell’escursione ci sarà un “Terzo Tempo“ da stabilire in loco al momento in base ai presenti aderenti per chi avrà piacere di concludere in bellezza la giornata.
Tutti ad Amatrice…perché Amatrice è viva !!!
Francesco Mancini
Direttivo CLUB 2000m/CAI Avezzano