Sibillini nord | Sibillini sud | Laga | Gran Sasso ovest |
Gran Sasso est | Velino nord | Velino sud | PNALM nord - est |
PNALM nord - ovest Nord | PNALM nord - ovest Sud | PNALM Mainarde | Majella nord |
Pollino | |||
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Percorso |
N° cime |
Disl. m. |
Km |
Centenario (per Vado di Corno a Fonte Vetica) |
6 |
1389 |
18,000 |
Anello della valle dell'Ambro (3 vescovi, Berro, Priora) |
5 |
2471 |
25,500 |
Traversata Altino - Forca di Presta (cresta del Torrone) |
5 |
1724 |
14,000 |
Traversata Forca di Presta - Foce (Redentore) |
7 |
1132 |
16,000 |
Traversata Gualdo - Forca di Presta (Porche, Redentore) |
11 |
1652 |
19,600 |
Anello della Sibilla da Foce (Pal. Borghese) |
5 |
1544 |
17,000 |
Traversata da Campotosto al Sacro Cuore (Gorzano) |
5 |
1165 |
17,000 |
Anello Malecoste e Venacquaro |
7 |
1642 |
20,800 |
Anello del Marsicano da Opi (Serra Cappella e Forcone) |
8 |
1545 |
19,300 |
Anello della Terratta sud (Serre Carapale, m.te Canzoni) |
6 |
1479 |
20,000 |
Anello della Terratta nord (Serra del Carapale e Argatone) |
6 |
1730 |
21,500 |
Anello del Greco e di Rocca Chiarano da passo Godi |
5 |
1185 |
21,500 |
Traversata da Cartore a Massa d'Albe (Velino e Cafornia) |
6 |
1652 |
16,000 |
Anello del Morretano (con Puzzillo e Uccettù) |
9 |
1109 |
17,000 |
Anello del Costone (per Cimata di Pezza) |
6 |
1072 |
23,500 |
Anello di Pizzo Deta da Prato di Campoli |
5 |
1301 |
20,300 |
Monte S. Angelo da Vado S. Antonio (A/R) |
5 |
1806 |
18,500 |
Monte Amaro dal rifugio Pomilio (A/R) |
6 |
1538 |
25,000 |
Monte Acquaviva dal rifugio Pomilio (A/R) |
5 |
1074 |
18,000 |
Anello della valle di Taranta (Punta di fondo di Majella) |
5 |
1326 |
22,000 |
Monte Amaro da Campo di Giove |
7 |
1983 |
29,000 |
Anello del Pollino (tutte le cime) |
10 |
2011 |
23,000 |
Breve storia della nascita del Club 2000m. (2007-2010)
Il Club 2000m., oggi, è una associazione costituita il 19 maggio 2010 da Claudio Carusi, Livio Rolle e Mirella Santonocito, i quali dopo anni e anni di esperienza nel settore dell’escursionismo hanno raggiunto e trovato la loro mission: promuovere attivamente la cultura appenninistica ovvero la cultura, la conoscenza, l’approfondimento dei nostri monti, sotto tutti gli aspetti, da quelli sportivi a quelli culturali, da quelli di tutela ambientale a quelli di fruizione familiare delle aree protette e non protette.
L’esigenza di costituire un’associazione con gli scopi sopra descritti è però solo l’ultimo tassello di un discorso iniziato nel 2007 quando Livio Rolle e Claudio Carusi si sono chiesti durante una escursione: ma se esiste un Club 4000m. alpino perché non può esistere un Club 2000m. appenninico?
Ancor prima però di prendere spunto dall’alpino Club dei 4000m., fertile terreno di dibattito era dato, in quegli anni, da un termine che lentamente stava prendendo piede tra gli escursionisti del Centro Italia, oppure su riviste specializzate: si trattava del termine Appenninismo.
Ma cos’era e cos’è dunque l’appenninismo?
Il termine prende chiaramente spunto dal termine alpinismo e viene in primo luogo a designare, cosi come il termine alpinismo (almeno originariamente) il terreno di manovra di riferimento su cui opera ovvero per l’ Appenninismo: il sistema montuoso italiano denominato Appennino.
Abbiano con ciò la prima definizione di Appenninismo: esso è la pratica dell’alpinismo in Appenino.
Ma il termine indica anche qual cos’altro in quanto racchiude anche la pratica dell’escursionismo in Appennino e conseguentemente ed estensivamente racchiude infine tutto ciò che è cultura geografica appenninica.
Senza dubbio un termine nuovo, polivalente, ma sinteticamente efficace.
Appenninismo è quindi l’alpinismo e l’escursionismo che si pratica nel sistema montuoso italiano denominato Appennino e la cultura geografica appenninica che tale pratica sottointende.
Non è quindi solo un termine tecnico quale alpinismo.
E’ un termine che designa invece una cultura e il modo di praticarla.
E’ geografia pratica si potrebbe dire!
Lo può essere perché a differenza delle Alpi l’Appennino è la terra a vocazione escursionistica d’Italia e se Alpi stanno ad alpinismo non c’è dubbio che Appennino sta ad Appenninismo.
Ritornando quindi al Club 2000m. è facile capire ora come il nesso mancante tra un’idea (il Club) e un termine (Appenninismo) era proprio sapere: ma quali sono le cime dell’appennino superiori ai 2000m?
Già quali sono i 2000m. dell’Appennino?
Per chi nel 2007 avrebbe voluto veramente avere questa risposta non c’era molto da stare allegri, ovvero c’era un solo elenco che girava nelle librerie specializzate allegato alla I ed. del libro I 2000m. dell’Appennino dell’autore Alberto Osti Guerrazzi.
Un elenco importante ma che presentava subito delle lacune quale per es. monti denominati cosi: quota 2200, oppure non propriamente denominati o anche a volte dimenticati, non presenti in elenco.
Un elenco su cui iniziare a lavorare quindi, ma sicuramente non adottabile dal Club 2000m che si stava costituendo.
Contemporaneamente al bisogno di avere un elenco dei 2000 Appenninici quanto mai preciso è sorta così l’idea di aprire un sito che riunisse i collezionisti delle nostre care cime appenniniche.
Si sapeva infatti con certezza che moti escursionisti quando tornano a casa segnano su diari privati le cime raggiunte, ebbene perché non rendere pubblici questi diari?
Infine si è andati alla ricerca on line di chi avesse già per caso pubblicato il suo diario e Livio Rolle e Claudio Carusi sono incappati in tal Giuseppe Albrizio che al tempo affermava di aver fatto un 250 cime appenniniche o anche di più.
Insomma come è nato il Club 2000m? Ecco in sintesi:
1-prendendo spunto dal Club 4000m alpino presente on line
2-approfondendo il termine Appenninismo
3-dal I elenco delle cime appenniniche uscito nelle librerie nel 2006
4-dai diari privati degli escursionisti
5- dal diario pubblico on line di Giuseppe Albrizio.
La prima domanda che abbiamo fatto a Giuseppe Albrizio fu però dirompente per lui!
Gli abbiamo scritto via mail dicendogli che delle sue 250 cime collezionate non tutte erano valide perché non cime ma quote.
Giuseppe si arrabbiò molto ma fu questo l’inizio della nostra amicizia.
Formammo poco dopo il direttivo del Club 2000m. e aprimmo il sito attuale, ma solo dopo che fu terminata la prima grande verifica dei 2000 dell’appennino su base il più possibile scientifica e sulla base primaria di:
a-definire ciò che è cima o vetta da ciò che è quota
b-definire il termine scientifico di cima
c-definire il termine di cresta
d-vari altri canoni di verifica
(Tutti i punti di cui sopra sono riassunti in alcuni importanti documenti raccolti nel sito del Club)
Insomma il Club 2000m. collezionisti on line era nato, esattamente il 2 luglio 2007.
Nel 2009 l’autore del libro sopra citato Alberto Osti Guerrazzi ci scrive chiedendo una collaborazione per la seconda edizione del suo libro e per rivedere ancora una volta l’elenco.
Dopo mesi di incontri l’elenco attuale entrò in vigore l’1-1-2010 presente nella seconda edizione del Libro I 2000 dell’Appennino con l’approvazione dalla Società geografica Italiana e dalla FIE Lazio e soprattutto primo scientifico elenco di tutte le cime dell’Appennino in Italia.
Un triennio di lavoro esaltante dunque ma soprattutto la possibilità di rimettere al loro posto cime dimenticate, indicare percorsi mai fatti, scoprire nuovi fantastici versanti!
Insomma un’apertura senza uguali nel mondo dell’escursionismo appenninico, con 241 cime individuate degne di escursioni (tranne 3 alpinistiche) un vero paradiso per escursionisti e collezionisti di mezza Italia.
A conclusione di questo cammino nasce infine l’associazione Club 2000m con la quale si è aperta questa breve storia al fine di promuovere fattivamente l’elenco dei 2000m
Tosco emiliano | Cimone | Sibillini | Reatini |
Laga | Gran Sasso ovest | Gran Sasso est | Velino |
Sirente | Simbruini - Ernici | Majella nord | Majella sud |
PNALM nord - ovest | PNALM nord - est | PNALM sud - ovest | PNALM sud - est |
Matese | Sirino | Pollino | |
Note:
1) Sulla cartina del PNALM nord - est la quota del Monte Greco è errata, c'è scritto 2283 m al posto di 2285 m
2) Sulla cartina del PNALM nord - ovest la quota del Monte Forcone è errata, c'è scritto 2220 m al posto di 2228 m
Incontri sociali |
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1 dicembre 2012 SERATA SOCIALE CON PREMIAZIONE SOCI |
15 giugno 2012 |
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26 novembre 2011
SERATA SOCIALE
2011
CON PREMIAZIONE SOCI
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Collezionare cime
presentazioni al :
CAI Roma
CAI Frosinone
CAI Rieti
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20 novembre 2010
SERATA SOCIALE 2010 PRIMA
PREMIAZIONE SOCI
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19 maggio 2010 |
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Chi vuole acquistare il libro i 2000 dell'Appennino si può rivolgere direttamente alla casa editrice EDIZIONI IL LUPO
al seguente indirizzo: https://www.edizioniillupo.it/product/i-2000-dellappennino-2/
La terza edizione dei 2000 dell'Appennino
di Sara Pietrangeli, Giorgio Giua, Alberto Osti Guerrazzi, Peter M. Lerner, Giuseppe Albrizio, Francesco Mancini
Novembre 2024 Edizioni IL LUPO
La seconda edizione dei 2000 dell'Appennino di Alberto Osti Guerrazzi, Aprile 2010. Edizioni IL LUPO
La prima edizione dei 2000 dell'Appennino di Alberto Osti Guerrazzi, Luglio 2002. Edizioni IL LUPO
Iscrivendoti al Club-Collezionisti dei 2000m. dell'Appennino:
Puoi iscriverti tra i Collezionisti :
registrandoti direttamente al sito compilando contestualmente la scheda on-line di cime raggiunte
( l’iscrizione è valida solo se si indica almeno una cima raggiunta, altrimenti vale solo la registrazione al sito e non si compare in classifica).
Con l'inserimento e l'aggiornamento delle schede si intende dato il consenso al trattamento dei dati personali ai sensi del D.Lgs. 193/2003 - Legge Privacy. In qualsiasi momento il socio potrà chiedere la correzione o la cancellazione dei propri dati con una semplice mail indirizzata all'indirizzo e-mail del Club: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
REGOLAMENTO DI ADESIONE
Cos'è il Club dei collezionisti dei 2000 dell'Appennino
Il Club 2000m. è un club di amici della montagna, o meglio dell’Appennino, aperto a tutti, senza fini di lucro.
Finalità culturale del Club 2000m.
La finalità culturale del Club 2000m. è quella di promuovere e diffondere:
Perche' il Club 2000m: Appenninismo
Il Club 2000m. vuole contribuire ad essere un centro di diffusione della cultura tipica della montagna appenninica, denominata Appenninismo.
Per evitare una proliferazione inutile, occorre seguire i criteri di individuazione delle cime identificati e formalizzati da club.
Raccolta delle schede e Classifica dei soci-collezionisti
Le schede individuali pervenute al Club 2000m. o inserite direttamente sul sito dai soci saranno utilizzate per formare la “classifica dei soci-collezionisti”, che sarà composta da tre colonne, una riportante il nome e cognome del socio, una il numero dei 2000m. raggiunti e una la data dell’ultimo aggiornamento.
La classifica viene pubblicata sul sito del Club 2000m.
Aggiornamento delle schede
L'aggiornamento avviene online, direttamente daparte dei soci.
Il Club 2000m. si riserva di approfondire le dichiarazioni rese.
Criteri per l’individuazione delle cime appenniniche superiori ai 2000 m
La definizione di cima è apparentemente semplice, ma diventa più complesso distinguere tra un semplice rilievo quotato, magari di una lunga cresta senza grandi dislivelli e una vetta che appaia e possa essere considerata come tale a tutti gli effetti.
Per le cime alpine si è giunti solo nel 1994 ad un elenco ufficiale definito dall’UIAA (Unione Internazionale delle Associazioni Alpinistiche). Il lavoro è stato condotto dai responsabili delle guide alpinistiche ufficiali dei tre club alpini dei Paesi che hanno cime di 4000 m sul proprio territorio: Italia, Francia, Svizzera (si veda UIAA-Bulletin Nr. 145 - Marzo 1994).
Per gli Appennini non si è finora pervenuti alla definizione di un elenco ufficiale. In analogia alle Alpi si è definita una quota, arbitraria ma suggestiva, (2000 mt.) come filtro per individuare quelle più significative. Come per le sorelle maggiori delle Alpi, per gli elenchi finora realizzati sono stati usati criteri diversi, di solito non spiegati in modo chiaro. Il criterio più comune è stato quello di utilizzare i toponimi quotati oltre i 2000 presenti sulle carte IGM. Questo tuttavia escludeva molte vette non storicamente denominate che avevano però sicuramente l’aspetto di una cima, e che in qualche caso erano anche più alte di quella denominata più vicina.
Un criterio alternativo non può sicuramente essere quello di includere tutte le quote su IGM in elevazione dai 2000 in su, poiché si corre il rischio inverso di includere gobbette di cresta di cui non ci accorge nemmeno quando la si percorre.
Si è quindi pensato di procedere in analogia a quanto fatto dall’UIAA attraverso la definizione di criteri il più possibile oggettivi cui attenersi nelle valutazioni.
Per l’individuazione delle cime nell’elenco e in questo libro il Club 2000m ha definito tre criteri principali ed uno secondario:
Il primo criterio è stato considerato in analogia (anche formale) a quanto definito dall’UIAA per le cime alpine oltre i 4000 m, dove il dislivello sui vari versanti è individuato in almeno 30 metri, definiti calcolando l’elevazione media di tutte le vette dal terreno circostante, che è anche equivalente alla lunghezza di corda che per lungo tempo è stata considerata come usuale nelle salite alpine occidentali. In considerazione delle minori elevazioni dell’Appennino e dell’assenza quasi totale di difficoltà alpinistiche si è ritenuto di ampliare il dislivello minimo a 50 metri, che anche visivamente consente di apprezzare meglio l’elevazione come isolata e a sé. Il valore è arbitrario, ma significativo.
Il secondo criterio è stato definito per tener conto delle lunghe creste di salita che caratterizzano l’Appennino, in cui un rilievo, se visto dal basso, si presenta come una montagna a sé, nascondendo anche alla vista la cime più elevata seguente. Se visto dall’alto, però, appare come una semplice ondulazione della cresta. In qualche altro caso, pur non appartenendo ad una cresta, si presentano come punte molto evidenti durante la salita (per esempio lungo alcune valli della Maiella), con dislivelli a strapiombo anche consistenti, anche quando, da sopra, appaiono come lievi ondulazioni di pratoni. Il criterio di distanza riprende un analogo criterio considerato (senza però definirlo quantitativamente) anche dagli estensori della lista dei 4000 delle Alpi). La distanza di un chilometro è arbitraria, ma anch’essa deriva da un criterio visivo che consente, a distanza, di apprezzare due cime come evidentemente distinte.
Il terzo criterio è stato individuato per tener conto del “sentire comune” di chi è abituato a chiamare un punto topografico oltre i 2000 metri col nome di monte. Nella gran parte dei casi coincide con uno dei due criteri precedenti e, nei rari casi in cui ciò non accade, la cima è stata considerata solo come secondaria di una montagna o di un gruppo montuoso la cui cima principale invece li rispetta.
Il quarto criterio tiene conto della struttura generale e dell'aspetto di una vetta, in analogia a quanto fatto dagli estensori dell’elenco dei 4000 delle Alpi. É stato applicato in pochissimi casi, per caratterizzare punte che appaiono come cime evidenti (in analogia a quanto detto in riferimento al secondo criterio), anche se non rispettano il criterio di distanza. Ovviamente anche in questo caso sono considerate solo come cime secondarie.
Sono perciò stati definiti anche i criteri per considerare la cima principale e quelle secondarie di un gruppo montuoso.
Il criterio chiave è quello orografico: quando le cime appartengono allo stesso massiccio o alla stessa cresta, vengono considerate cime secondarie quelle collaterali all’elevazione più alta.
Con almeno un’eccezione, costituita dal Monte Marsicano, la cui cima denominata è qualche metro meno elevata del punto più alto, non denominato su IGM. in questo caso si è preferita la chiarezza e l’immediatezza di comunicazione ad una scelta forse tecnicamente più corretta, ma storicamente incomprensibile e che avrebbe richiesto lunghe spiegazioni e generato incomprensioni nei fruitori dell’elenco.
Poiché in alcuni casi, su creste lunghe anche più di una decina di chilometri, caratterizzate da molteplici cime di altezza grosso modo equivalente (per esempio nel gruppo del Gran Sasso dal Monte Aquila a Vado di Sole) sarebbe sciocco identificare una sola cima principale, al criterio orografico ne è stato aggiunto uno visivo, oggettivato col considerare a sé stanti le cime più elevate di un gruppo caratterizzato da elevati dislivelli relativi e secondarie quelle vicine che ne presentano di minori.
Il criterio è stato quello di considerare un dislivello relativo di almeno 100 metri sui quattro versanti. Con questo criterio, nel caso sopra esemplificato, risultano cime principali i monti Aquila, Brancastello, Prena, Camicia, in analogia al comune sentire tra gli escursionisti, e coerentemente all’impatto visivo che la catena presenta.
Infine una nota sulle denominazioni considerate per le cime prive di un toponimo ufficiale registrato su IGM. Nella maggior parte dei casi si è identificato il toponimo vicino più significativo definendo la cima in questione come Cima di … dove di volta in volta ai puntini viene sostituito il toponimo identificato. Quando si tratta di una Serra, viene ad esempio identificata una Cima di Serra Matarazzo, quando si tratta di un pendio o una valle, troviamo quindi una Cima di Fondo di Maiella, o una Cima di Iaccio dei montoni.
La passione per la montagna ed in particolare per l’Appennino è alla base della costituzione, il 2 luglio 2007, del Club 2000m., da parte di tre amici, Giuseppe Albrizio, Claudio Carusi e Livio Rolle, cui si è aggiunto in seguito Alberto Osti Guerrazzi, autore del libro I 2000 dell'Appennino e Francesco Mancini, che con il suo grande e costante entusiasmo, contribuisce a farci conoscere ovunque.
L’obiettivo è quello di stimolare gli escursionisti che frequentano le montagne più alte dell’Appennino a conoscerle sempre meglio e ad esplorare anche quelle meno note, ad individuare nuovi percorsi, e a condividere, sul sito del Club, con altri amici appassionati il proprio stupore per la bellezza di luoghi meno conosciuti e le vie di salita e gli itinerari individuati.
Lo stimolo alla scoperta di nuove cime e di nuovi percorsi è dato dalla curiosità per quelle ancora non raggiunte, presenti nell’elenco ufficiale dei 2000m. dell’Appennino, fiore all'occhiello del Club, primo elenco assoluto e riconosciuto in Italia dei 2000m. dell'Appennino. Sulla base del predetto elenco ciascuno può spuntare su una scheda le proprie cime raggoiunte e confrontarsi con gli altri in una classifica da collezione che ha il solo scopo di incitare ad uscire dai percorsi più battuti, senza spirito agonistico.
Un club quindi per chi ama la montagna e ha il piacere di collezionare le cime raggiunte e soprattutto condividerne la passione con altri escursionisti, scambiare opinioni, suggerire itinerari, chiedere informazioni sui percorsi, e ritrovarsi alla fine profondo conoscitore dell'amato Appennino.
Alla finalità sportivo-escursionistica, sopra descritta, se ne affianca poi una più ambiziosa di carattere culturale e sociale, ovvero quella di promuovere la cultura dell’Appenninismo: concetto che vuole riassumere sia la conoscenza del territorio appenninico sia la sua conservazione.
I soci del Club 2000m. sono perciò tutti Appenninisti, amanti dei monti della loro terra e gelosi conservatori della natura.
Nota: Nel 2017 si è dimesso dal Consiglio del Direttivo, Alberto Osti Guerrazzi.
L'ELENCO UFFICIALE DEI 2000 DELL'APPENNINO
Il Club 2000m. non potrebbe esistere senza l’elenco delle cime appenniniche che raggiungono o superano i 2000m.
La sua redazione è stata un lavoro complesso, basato su analisi di documenti e cartine IGM nonchè su esplorazioni dirette del territorio per dirimere i casi controversi, sul confronto tra esperti sulla base degli elenchi parziali apparsi precedentemente (in ordine temporale quelli di: Osti; Iachini-Ferrazza; Albrizio-Carusi-Rolle).
Per facilitare il riferimento alle cime presenti su cartina IGM solo come quote, le stesse sono state denominate utilizzando criteri univoci e standard.
Nell'ultimo triennio è proseguita la verifica delle cime individuate, per ripulire da errati inserimenti o per aggiungere cime mancanti, grazie anche alla collaborazione di molti soci del Club e il nuovo elenco sarà reso pubblico a partire dalla metà del 2013.
Le finalità divulgative e di promozione della cultura della montagna dell’elenco sono state riconosciute dalla Società Geografica Italiana (SGI) e dalla Federazione italiana Escursionismo (FIE).
Con il patrocinio delle suddette SGI e FIE l’elenco ha, pertanto, la sua ufficialità riconosciuta e costituisce da ora in poi un punto di riferimento essenziale per tutti. Lo si può consultare nel menu Elenco 2000m. Con il loro patrocinio l’elenco nella versione 2010 ha una sua ufficialità e può costituire il punto di riferimento per tutti.
Nel 2015 lo storico elenco del Club 2000m. e' entrato in una nuova fase: a partitre del 1-1-2015 ha ottenuto il patrocinio non solo della Società Geografica Italiana ma della FEDERTREK e di numerosi Club Alpini del Centro Italia, per la precisione CAI Roma, CAI Lanciano, CAI Pietracamela, CAI Frosinone, CAI Rieti e CAI Palestrina. L'elenco appare ora in due versioni distinte: quello ufficiale contenente 236 cime e quello che piu' interessa i soci, ovvero quello UFFICIALE DELLA COLLEZIONE che contiene 243 cime.
Per stimolare ulteriormente la curiosità degli appenninisti, ecco alcuni dati desunti dall’Elenco ufficiale dei 2000m. dell’Appennino:*
GRUPPO MONTUOSO |
N. CIME |
ALTEZZA MEDIA |
Gran Sasso |
39 |
2415 |
Maiella |
28 |
2395 |
Laga |
17 |
2228 |
Sibillini |
27 |
2211 |
Velino-Sirente |
43 |
2169 |
P. Naz. Abruzzo Lazio Molise |
53 |
2116 |
Pollino-Sirino |
11 |
2115 |
Reatini |
6 |
2093 |
Appennino Tosco-Emiliano |
7 |
2089 |
Ernici-Cantari |
9 |
2056 |
Matese |
1 |
2050 |
ALTEZZA CIME DA….A |
N. CIME |
2900-3000 |
2 |
2800-2900 |
2 |
2700-2800 |
4 |
2600-2700 |
9 |
2500-2600 |
7 |
2400-2500 |
20 |
2300-2400 |
16 |
2200-2300 |
40 |
2100-2200 |
68 |
2000-2100 |
73 |
*dati non aggiornati che si riferiscono all'elenco che e' stato in vigore dal 2010 al 2014)