NEWS N.26 del 28 Luglio 2015

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Notizie di montagna dal Club 2000m

a cura del Grande Appenninista e membro del Consiglio Direttivo Francesco Mancini


 

essere orgogliosi del club 2000m



La copertina di questa settimana è dedicata a Paola COLIZZA di Tivoli.

Il 27 Gennaio di questo anno ho ricevuto una mail della nostra Paola che, vedendo essere il sottoscritto (sue parole), un po’ il filo conduttore tra questi amanti Appenninisti, voleva avere informazioni sul Club 2000m.

Il 20 Luglio Paola Colizza scrive : “Un grandissimo grazie a tutti Voi…avete fatto rinascere in me l’entusiasmo che si era un po’ spento negli ultimi anni…un GRAZIE SPECIALE al CLUB 2000M perché ha risvegliato in me il desiderio di nuove vette, per vivere pienamente le bellezze del nostro meraviglioso Appennino…Buona Montagna a tutti “.




Credo che queste bellissime parole che Paola ci dedica sono motivo di gioia ma, come scritto nel titolo di questo piccolo articolo, sono soprattutto motivo di ORGOGLIO in quanto Paola COLIZZA non è una semplice amante della montagna come tutti noi ma è anche il VICE PRESIDENTE del CAI di TIVOLI e anche ACCOMPAGNATRICE ESCURSIONISTICA del CAI.

Quando una persona con l’esperienza di Paola (alleghiamo qualche sua foto che la vede protagonista da tanti anni in tutte le discipline legate alla montagna) ci dedica tali parole vuol dire che il Club 2000m è riuscito a far capire il senso del nostro vivere la montagna senza burocrazia, senza legami ideologici, ma solo con spirito di amicizia e amore per le Montagne dell’Appennino.






Grazie ancora a Paola per le parole che ci hai donato.
 



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n.b. INFORMIAMO TUTTI I NOSTRI ISCRITTI CHE LA        NEWS SI FERMA PER LA PAUSA ESTIVA.
    
         CI AUGURIAMO  DI RIPRENDERE PER IL MESE DI SETTEMBRE.

         GRAZIE A TUTTI COLORO CHE mi HANNO LETTO CON SIMPATIA.




SCRITTORI NEL CLUB 2000M: Francesco SUPERTRAMP




Vorrei soffermarmi su di un aspetto molto bello che caratterizza tutti i nostri iscritti del Club 2000m.
Avrei voluto dare una copertina alla persona di cui sto parlando ma non avendo notizia approfondite in merito (addirittura non ne conosco il Cognome) non posso dedicarla se non complimentandomi con Lui.


Seguendo il Profilo FB del Club 2000M ogni giorno leggiamo pensieri, considerazioni,commenti, relazioni sempre molto professionali e sentite che ci fanno vivere la montagna di altri nostri appassionati.

Questa settimana merita sicuramente  soffermarsi su di un bellissimo commento scritto dal nostro Francesco relativo ad una sua salita solitaria sui SIBILLINI.

Ho conosciuto Francesco sulla Croce del Monte Prena del Gran Sasso nell'Agosto del 2014 (mi sembra),  stava terminando il Centenario.

Ci scambiammo i nostri nomi per vederci su Fb e dal suo profilo ho scoperto la sua altra passione legata alla bicicletta oltre al fatto di essere un grande sportivo.
 
Fra le sue performance credo che nel frattempo abbia realizzato il sogno di compiere l'ascesa del Kilimanjaro ma non siamo più riusciti ad incontrarci per parlare insieme della nostra vita e delle nostre passioni comuni.

Invito tutti i nostri iscritti a leggere il suo scritto (che allego qui sotto)  che ci cala materialmente e spiritualmente nella sua ascesa come un piccolo Film che anche noi viviamo della nostra vita di montagna.

11 Luglio 2015 - Traversata in solitaria dei Sibillini da Forca di Presta al rifugio La Baita, passando dal Vettoretto, Vettore, Torrone, Sasso d'Andrè,(ritorno al Vettore per la stessa via), Cima di Pretare, Punta di Prato Pulito, Cima del Lago, Cima del Redentore, Pizzo del Diavolo, Cima dell'Osservatorio, Quarto San Lorenzo, Cima di Forca Viola e Argentella in 11 ore.
11 ore fatte di tanti incontri, di sguardi, di belle chiacchierate, di pura condivisione, quello che nella vita di città non avresti e non faresti mai pur incontrando le stesse persone. C'è David che sale sul Vettore di buon mattino, per tornare a pranzo dal pargoletto che lo aspetta a casa. C'è Martina che accompagnata da Giuseppe fa rilevamenti per il suo esame di geologia. C'è Antonio che fa la "vedetta" sulla Cima del Lago e la strana coppia (lui romano, lei siciliana) che, dopo aver saputo tutto il percorso effettuato fino a quel momento, mi sorridono e capiscono quanto difficile sia trovare compagni di viaggio adeguati per traversate del genere. C'è la coppia di Pisa, che chiede consigli su dove piantare la tenda e il gruppo di amici marchigiani, alle prese con le fatiche del Redentore e senza carta dei sentieri, che vanno alla disperata ricerca di una fonte. C'è Michele che mi racconta del suo pellegrinaggio da Macerata a Roma e i due simpaticissimi russi che ringraziano il cielo di aver trovato bel tempo, perchè il giorno prima non erano riusciti a vedere nulla, se non il lago di Pilato, a causa della fitta nebbia. Insomma, un viaggio in un mondo. Ma pure un mondo in un viaggio.
Eppure, percorrendo il sentiero che dal Passo di Sasso Borghese mi riporta giù a valle, con la obbligatorietà di arrivare a "La Baita" non più tardi delle 6 di sera, essendo ospitato ed invitato a cena a casa altrui, è stato quasi più il rammarico di aver solo sfiorato e guardato dal basso verso l'alto Palazzo Borghese, Sasso di Palazzo Borghese e il Monte Porche, che la gioia di aver vissuto una giornata di montagna di quelle che piacciono a me. Ed è stato, quello, uno di quei momenti in cui percepisci forte, dentro di te, l'amore viscerale e profondo che ti porta a contemplarle le vette, a viverle, a rispettarle e sentirne una immensa e quasi inspiegabile mancanza, non appena le lasci alle tue spalle. Sei ancora sul sentiero, vedi in lontananza la lunga carrereccia che ti aspetta, con il sole ed il vento che instancabilmente ti accompagnano dal mattino e invece di pensare alla meritata doccia e ad un sonno ristoratore, pensi già a quando e come tornare qui sopra a "completare il lavoro". E così la mente vola già a quell'ideale percorso che non può che essere naturale continuazione di quello già intrapreso. Perchè finito il primo tempo, c'è ancora un secondo tempo da giocare. Ed è così che La Baita non è più la fine di una giornata in montagna, ma solo l'inizio della mia prossima avventura nel regno della Fate e della Sibilla Picena.




Complimenti al nostro Francesco SUPERTRAMP.


SUL RIFUGIO PESCO DI JORIO NEL PNALM



Dal bellissimo Sito di Montagna MOUNTLIVE.COM di Fabio ZAMPETTI arriva un grido di allarme che, con piacere, rendiamo noto.

Situato nel cuore del Parco nazionale d’Abruzzo, è uno dei Rifugi simbolo ma ad oggi versa in stato di abbandono: parti intere di tetto volati via, il cornicione pericolante, le panchine staccatesi completamente dal muro, la recinzione divelta e in parte ricoperta dalla vegetazione

Mount Live ha aperto una finestra sui Rifugi-Bivacchi ubicati sull’arco appenninico ed alpino con l’intento di fornire un contributo ai suoi lettori dando info utili su tali strutture e, dove ve ne sia bisogno, contribuendo, nel suo piccolo, alla risoluzione dei problemi ove esistenti.

Il Rifugio Pesco di Jorio è situato a 1.835 mt. nel cuore del Pnalm, sopra all’abitato di Pescasseroli (sede dell’Ente Parco) e chiamato anche dei “Tre Confini” in quanto ubicato sullo spartiacque di tre valli, la Valle Carbonara, il valico dell’Aceretta ed il Vallone Pesco di Jorio. Trattasi di un Rifugio situato in un punto panoramico come pochi altri nel Parco. Il panorama, infatti, è mozzafiato e abbraccia gran parte del territorio del Parco Nazionale d’Abruzzo: Monte Serrone, Prati d’Angro, monte di Schienacavallo, Serra del Carapale e il massiccio del Marsicano sino alla Camosciara, Petroso, Serra delle Gravare, Monte Tranquillo ecc. E scusate se è poco!

Per raggiungerlo da Pescasseroli si attraversa una bellissima faggeta e la zona è ricca di animali selvatici. Il Rifugio di Jorio, poi, è luogo di partenza per numerose escursioni. In molti vi si recano anche per l’osservazione astronomica oltre che della fauna. Da queste parti, infatti, pare che l’orso sia di casa. Vi si accede solamente a piedi e consta di 10 posti letto.

Purtroppo, allo stato attuale, tale Rifugio, esternamente, come testimonia il dossier fotografico realizzato dal Ger (Gruppo Escursionisti Roccaseccani) durante un’escursione di inizio giugno, versa in cattive condizioni. “Allo stato attuale – scrive infatti il presidente del Ger ed Istruttore nazionale di escursionismo, Giancarlo Lucci – versa in uno stato pietoso, di incuria ed abbandono: parti intere di tetto volati via, il cornicione pericolante, le panchine staccatesi completamente dal muro, la recinzione divelta e in parte ricoperta dalla vegetazione (basta dare un’occhiata alle immagini)”.

Il Rifugio è stato gestito per 12 anni (6 anni x 2) dalla società Ecotur. Il presidente e fondatore Cesidio Pandolfi: “Dal 31/12/2014 non siamo più gestori del Rifugio Di Jorio in quanto è scaduto il bando e ad oggi, per quanto riguarda la futura gestione, si è ancora in alto mare. Noi, come Ecotur, abbiamo segnalato da tempo all’Ente Parco la situazione in cui versa il Rifugio, la rottura del tetto, del barcone, dei pannelli solari. Per di più nel corso degli anni è stato forzato, manomesso e oggetto di scorrerie di ladri. Abbiamo proposto al Pnalm di effettuare i lavori di manutenzione a nostre spese per poi scalarle dal contratto di gestione. Niente da fare. Parliamo di una struttura del 1930 fiore all’occhiello del Pnalm – conclude Pandolfi – con certificazioni europee ed è davvero un peccato che versi in tale situazione”. Per ridargli “lustro” occorrerebbero circa 100mila euro.

Sulla vicenda abbiamo contattato l’Ente Parco per avere delucidazioni in merito. Siamo stati indirizzati, telefonicamente, da un ufficio all’altro e infine l’Ufficio Sorveglianza ci ha invitato ad inviare una mail. Bene, lo abbiamo fatto in data 23/06/2015.



ESTATE AL RIFUGIO SEBASTIANI DEL VELINO
 
Ricordiamo a tutti i nostri iscritti che il Rifugio ha in programma per tutto Agosto tutta una serie di belle iniziative che potete leggere nella locandina allegata.




LETTURE ESTIVE IN MONTAGNA O AL MARE
 
Colui che cura questa Rubrica non si è fatto sfuggire l’occasione delle ultime 3 uscite della Casa Editrice IL LUPO.
Allego una mia foto per tutti coloro che sono ancora indecisi su quale comprare.
Io per non sbagliare l’ho comprati tutti e 3 !!!
Buona lettura a tutti.



Un saluto affettuoso alla simpatica Camilla CORONATI.
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VENDESI SCOOTER CON CONTRIBUTO ECONOMICO PER CLUB 2000M

Molti si chiederanno come mai una foto di uno Scooter e non di una Montagna accompagna questa News. 
Un nostro iscritto al CLUB 2000M approfitta della News per informare tutti coloro che riceveranno tale informazione della vendita del Suo SUZUKI BURGMAN 400 Anno 2004.
La notizia per il CLUB 2000M è che UNA PARTE del RICAVATO della EVENTUALE VENDITA verrà DEVOLUTO dal Proprietario come contributo volontario alle oramai vuote Casse del CLUB 2000M.
Vi ricordiamo che il Club 2000m non chiede alcun contributo economico per l’iscrizione e i componenti del Consiglio Direttivo, che lavorano quotidianamente per l’andamento gestionale della struttura, lavorano solo per amicizia e passione della montagna.
 Tuttavia purtroppo le spese sono tante ed abbiamo bisogno di contributi volontari economici per andare avanti, motivo per cui approfittiamo di qualsiasi modo per poter permettere alla nostra Associazione di continuare nel suo cammino.
Quindi nel caso qualche nostro iscritto decidesse di acquistare tale Scooter lo preghiamo di avvertirci per farci avere la buona notizia da dare a tutti Voi che ci leggete.



Suzuki Burgman 400 Allestimento Business Anno 2004
Km 40.000 Sempre tagliandato Condizioni Ottime.
Si cede per non utilizzo con 2 caschi.
Visionabile ad Anzio.
1.200,00 Euro più P.P.
Telefono 3735260815



 
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