NEWS N.22 del 30 Giugno 2015

Notizie di montagna dal Club 2000m (a cura del Grande Appenninista e membro del Consiglio Direttivo Francesco Mancini)



NEWS N.22 del 30 Giugno 2015



GRANDISSIMI APPENNINISTI

Questa settimana parliamo di una bellissima traversata/anello del nostro Grandissimo Appenninista ma anche Accompagnatore Nazionale del C.A.I. di Ancona Renato MALATESTA.
Renato MALATESTA è una persona che ha aderito con grande entusiasmo al progetto del Club 2000m, unendo la sua grande esperienza di montagna del Club Alpino Italiano al collezionismo del Club 2000m, senza remore di sorta legate al suo essere un alto rappresentante del Cai (contrariamente a molti altri).
Noi del Club 2000m siamo onorati di avere Renato come uno dei massimi rappresentanti del nostro vivere la montagna.
Domenica 21 Giugno il nostro Renato MALATESTA insieme ad altri 2  forti Appenninisti Anna RENDA e Mario CAMPANELLA hanno realizzato una ascesa che ha visto il concatenamento di ben 15 Cime del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
Renato l'ha chiamata la MARATONA di ALTINO avendo come punto base il Rifugio di Altino.
Partendo da Tofe sono state salite nell'ordine il Monte Sibilla,Cima Vallelunga,Monte Porche,Palazzo Borghese,Monte Argentella,Sasso di Palazzo Borghese,Cima Forca Viola,Quarto San Lorenzo,Cima dell'Osservatorio,Cima del Redentore,Pizzo del Diavolo,Cima del Lago,Punta di Prato Pulito,Monte Vettore,Cima di Pretare o Il Pizzo.
Percorsi Km 41 per dislivello complessivo salita di 3100 metri.
Tutto questo nel pieno rispetto di tutti coloro che salgono sui nostri Appennini, sia coloro che lo vivono senza performance, sia coloro che optano per i concatenamenti.
Il Club 2000m unisce le realtà di tutti coloro che vivono con entusiasmo la montagna nelle sue varie realtà.
Grazie Renato per averci resi partecipi.








RIFUGIO SEBASTIANI 

Come di consueto ricomincia con l'estate l'attività continuativa del Rifugio Sebastiani con belle serate organizzate all'insegna della montagna.
Sabato 4 Luglio 2015 un ospite speciale allieterà coloro che pernotteranno al Rifugio.
Erri DE LUCA presenzierà per tutti coloro che peraltro parteciperanno ad un trekking di 2 giorni organizzato per l'occasione.






APPROFONDIMENTI

RESPONSABILITA' IN MONTAGNA


Un articolo di approfondimento sui piaceri ma anche sui rischi che si possono correre andando in montagna con persone non fidate.

Per chi vive le uscite in montagna come un momento di pura condivisione tra amici, può sembrare un argomento assurdo, ma è un dato di fatto che molti si rivolgono ai tribunali in seguito a un incidente in montagna durante un’escursione.
Le uscite in montagna tra amici sono un momento di gioia e di condivisione, in cui ognuno dovrebbe assumersi i rischi derivanti dall’attività praticata, ma purtroppo non sempre è così. Ogni anno moltissime persone vanno per vie legali a seguito di incidenti avuti durante le escursioni con amici.
In questo articolo non mi occuperò di incidenti nel corso di attività organizzate con accompagnatori abilitati o da associazioni sportive, ma di incidenti che si possono verificare quando si fanno uscite tra amici e della conseguente responsabilità civile in queste situazioni.
Queste uscite tra amici vengono definite “Accompagnamento per amicizia  o per cortesia” ed in caso di infortunio di un partecipante si possono distinguere due situazioni:

Affidamento tra accompagnatore ed accompagnato: è il caso in cui l’accompagnatore ha, rispetto all’accompagnato, più esperienza, competenze, capacità nel condurre l’uscita tanto che i partecipanti all’uscita fanno affidamento su di lui. In questa situazione, in caso di incidente/infortunio, la giurisprudenza impone al più esperto un onere superiore come responsabilità civile. Spetta però all’infortunato, dimostrare la superiorità tecnica del compagno/accompagnatore.
Non affidamento tra accompagnatore ed accompagnato: è il caso in cui tutti hanno più o meno le stesse capacità ed in cui, in caso di incidente/infortunio ognuno ha pari responsabilità civile.

In alpinismo la valutazione della colpa dell’accompagnatore è legata anche al divario delle capacità tra i due soggetti: tanto più è alto, tanto maggiore è la responsabilità dell’accompagnatore. In questi casi, la responsabilità dell’accompagnatore viene giudicata con grande rigore, valutando le cause dell’incidente quali imprudenza,  imperizia, negligenza nella valutazione delle difficoltà tecniche dell’itinerario in relazione alle capacità dell’accompagnato, il terreno, le condizioni climatiche, ecc.

Il membro più esperto, è chiamato a risarcire i danni per infortunio ai meno esperti quando l’incidente è conseguenza di una sua negligenza, imperizia, e imprudenza; o ha fatto un’errata valutazione della difficoltà dell’uscita in rapporto alle capacità tecniche dei compagni, capacità che il più esperto dev’essere in grado di valutare oggettivamente prima della scelta del percorso.
Per contro, il più esperto non è tenuto al risarcimento quando il compagno meno esperto compie atti di evidente imprudenza, derivanti dall’inosservanza dei consigli ed insegnamenti dell’accompagnatore.

Ecco perché non amo organizzare uscite di gruppo, soprattutto senza conoscere i partecipanti … la montagna è un luogo meraviglioso quanto pericoloso, perciò … tanto buon senso e rispetto … buona montagna.

(testo Gabriella Berlanda)



Questa foto scattata su Cima dei Monti di Bagno (Alt.2073m) vede da sinistra verso destra Claudio LUCARINI, Francesco LAURENZI, Luciano GRASSI e Francesco MANCINI proprio come rappresentazione di un momento di una tipica uscita tra amici definita “Accompagnamento per amicizia  o per cortesia”.


NUOVA USCITA EDITORIALE

I FAGGI DELLA EDIZIONI " IL LUPO "


Io Sono Memoria
La guerra in Appennino raccontata dai ragazzi delle scuole superiori.

 Nell'ambito del concorso letterario "I Faggi"  sono stati raccolti e scelti dalla giuria 15 racconti che provano a narrare cosa fu la seconda guerra mondiale per le popolazioni dell'Appennino centrale.

Questo IV° Faggio, contribuisce a preservare la triste ma fondamentale memoria di quei tragici accadimenti, dove in particolare la zona, forse più colpita, fu quella del Lazio Meridionale.


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