Il Club 2000m. invita a descrivere escursioni e itinerari vissuti sulle montagne dell'Appennino. I racconti sono organizzati per gruppi montuosi:
Invia il racconto della tua escursione, non ancora presente tra quelle pubblicate o effettuata in una stagione diversa a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. indicando nell'oggetto: Escursione. Accompagnala con qualche foto che ritieni interessante per illustrare il percorso o punti di attrazione. Il Club si riserva di scegliere tra le foto inviate quelle da pubblicare.
Ecco i Vs. racconti:
Spezio dedicato alle fotografie dei collezionisti....
Visualizza articoli ...Il nostro Grandissimo Appenninista è un Molisano Doc (di Pizzone-Isernia) che purtroppo non ha potuto raccontare la sua storia durante la 13^ Serata Sociale del Club 2000m (svoltasi proprio a Isernia) perchè influenzato. Era presente la moglie, anch'essa Grandissima Appenninista, Elisa Rossi. Antonio è il sovrano delle Mainarde (la sua palestra naturale), ha terminato il progetto del Club 2000m il 24 settembre del 2016 conquistando tutte le vette in meno di 21 mesi (primo Molisano).
E' sempre stato amante delle montagne, salì per la prima volta la sua adorata montagna il Monte Meta all’età di dieci anni e rimase folgorato da tanta bellezza, infatti fino ad oggi l’ha scalata più di 200 volte per tutte le vie d’accesso sia nel periodo estivo che invernale (111 volte negli ultimi 21 mesi) non dimenticandosi delle altre cime vicine.
Dopo aver raggiunto TUTTE le Cime dell'Appennino ha cercato con gli anni di alzare sempre più il proprio livello e ha scalato 20 vette over 3000 m delle Dolomiti per poi iniziare a salire i 4000 m delle Alpi. Il primo fu la Punta Nordend (4609 m, uno dei più tosti con quasi 1800 metri di dislivello) dal Rifugio Monte Rosa Hutte e il secondo Allalinhorn (4027 m) salito per la cresta Est ( Hohlaubgrat).
Però nel 2017 ha dovuto interrompere le sue scalate perchè ha scoperto di avere una malattia: un tumore molto raro (1/100000) persone, ha lottato come un leone e combattuto con tutte le sue forze nei quattro anni successivi di cui tre di terapia e alla fine ne è uscito vincitore (può essere da esempio per tante altre persone che ora stanno lottando per sconfiggere questo brutto male, “MAI ARRENDERSI” il suo motto) e dal 2021 ha iniziato di nuovo con i suoi allenamenti e a scalare le sue amate montagne.
Nell’ultimo anno ha scalato sei 4000 m tra cui la vetta più alta dell’Europa Occidentale “il Monte Bianco 4810 m.” ed ecco cosa ha scritto sul suo profilo social di Facebook:
Un sogno da raggiungere è una vetta da scalare
Biancheggia la sua cima ammantata di neve alle volte scaldata dal sole tiepido, si staglia maestoso a colpire la volta del cielo, nella sua magnificenza il più imponente dell'Europa Occidentale... il Monte Bianco (4810 m.s.l.m.). Un sogno per un uomo che, come me, porta nel cuore la passione di scalare le montagne. Un sogno che da sempre sentivo mio. Un brivido nel cuore quando ne sentivo il nome. Un sobbalzo dell'anima sognando le mie impronte sulla candida neve della sua vetta. Ma mai potevo immaginare che un giorno, quella divina vetta, sarebbe stata mia.
Così, in questa tranquilla giornata di novembre, dopo gli incoraggiamenti più sinceri dei miei amici più stretti e dei miei familiari, mi prendo qualche minuto per scrivere la mia storia, perché ho capito che la storia del Monte Bianco è una storia che deve essere raccontata e che ha già aspettato fin troppo.
Ricordo ancora la mia irrefrenabile gioia quando riuscii a programmare il viaggio sul Monte Bianco per il 2017. Una felicità al momento indescrivibile... ma che non fu altro che l'inganno di una bella illusione.
Mi ammalai, un tumore rarissimo. Sentii il mondo crollarmi addosso. Vidi davanti a me il mio sogno infrangersi come vetro e cadere ai miei piedi. Vidi l'immagine del Monte Bianco sgretolarsi davanti ai miei occhi, pensai che tutto era perso, che era finita ma, in realtà, non avevo ancora capito che era appena cominciata.
Mi operarono per rimuovere il tumore e all'operazione seguirono tre lunghi anni di terapia. Il Monte Bianco sembrava sempre più lontano e la tristezza era tanta, ma la mia forza di volontà è stata più forte dello sconforto e io lottavo, lottavo con tutte le mie forze, senza mai pensare di arrendermi. Le poche volte in cui mi sentivo abbattuto cercavo di tirarmi su il morale pensando al lato positivo della situazione: avevo scoperto la mia malattia prima che i sintomi si aggravassero e fosse troppo tardi per intervenire; così sono riuscito a combatterla.
I tre interminabili anni di terapia non sono stati facili, quando non ero troppo stanco, per evitare di perdere l'elasticità muscolare, cercavo di tenermi in movimento con piccole passeggiate nella bella stagione e con la Speed Bike o il tapis roulant quando il tempo non era dalla mia parte, nonostante la spossatezza dovuta alla malattia.
La terapia è stata come una montagna da scalare con il vento che minacciava di farmi cadere giù, la neve in cui sprofondavo fino al collo ed enormi valanghe che rischiavano di travolgermi correndo per i pendii verso di me; mi sentivo come sull'orlo di un precipizio nel quale stessi per precipitare da un momento all'altro scivolando sul ghiaccio. Ma nonostante le difficoltà e gli ostacoli, con le piccozze e i ramponi della mia buona volontà e della mia determinazione, sono riuscito a giungere sulla vetta.
Così sono guarito, ho vinto la malattia.
Ripresi dunque i miei allenamenti, imperterrito e deciso come non mai.
Percorrevo decine di km e tanto dislivello con la Mountain Bike. Salivo sul mio amato Meta più volte al giorno, oppure partendo da casa mia a Pizzone, arrivavo fino in vetta al Meta e alternavo i giorni, a seconda di come mi sentivo, spingendomi anche fino a la Metuccia e Monte a Mare, oppure a Torretta di Paradiso e Monte Miele dalla Valle Pagana... Tutto questo per ottenere più km ma soprattutto più metri di dislivello possibili. Portando con me nello zaino bottiglie d'acqua, ramponi e altri oggetti, arrivando fino a 10 kg di peso, per abituarmi al peso che avrei dovuto portare sulle spalle nella scalata.
Il sogno del Monte Bianco stava pian piano cominciando a riprendere forma e colore.
Così, finalmente riuscii a programmare il mio sogno per luglio 2022.
La felicità era tanta, l'emozione era forte, così forte che il tempo sembrò non esistere fino a quando, il 14 luglio del 2022, alle ore 05:52, col cuore congelato in un tumulto di emozioni indescrivibili e lo stemma del mio amato Pizzone sul petto, mossi gli ultimi passi che mi portarono sulla vetta imperlata di neve del Monte Bianco.
La salita fu tutt'altro che facile per via della situazione dei ghiacciai che non erano nelle condizioni migliori a causa della torrida estate.
Quando fui sulla cima mi fermai, chiusi gli occhi, il cuore batteva forte nel petto, inspirai a fondo l'odore del gelo, in lontananza il sole si preparava a nascere; il mio sogno si era materializzato. La leggera foschia si dissolveva lentamente e il cielo macchiato dalle nuvole sembrava sorridermi compiaciuto. Sorrisi anch'io, inebriandomi di un senso di soddisfazione senza pari. Sorrisi, per poi sentire diverse lacrime calde scendere a rigarmi il viso, pensando a tutto quello che mi era successo precedentemente.
Ce l'avevo fatta.
Chinandomi, toccai un po' di neve e, quando mi rialzai, notai che sul mio guanto erano rimasti dei fiocchi, erano pezzi del mio sogno divenuto realtà. Afferrai allora la neve a mano aperta: tenevo letteralmente in pugno il mio sogno.
La discesa dal Bianco fu serena, le mie labbra ancora stirate in un sorriso vittorioso. Nonostante stessi camminando in discesa, per me era come risalire: perché un pezzo del mio cuore era rimasto lì, incastonato per l'eternità tra i cristalli della neve perenne che imperla la cima del Monte Bianco.
Antonio Rossi sulla vetta del Monte Bianco
Il Cervino 4478 m: una montagna tra le più pericolose delle Alpi e non solo...Il secondo Molisano in assoluto a raggiungere la cima, il PRIMO Molisano tra i comuni mortali, perchè prima di lui c'è salito una Guida Alpina, ed ecco cosa ha scritto sul suo profilo social di Facebook:
Questa volta l'ho fatta grossa!
È ormai passato un anno (14 luglio 2022) dalla mia conquista del Monte Bianco (il più alto dell'Europa Occidentale con i suoi 4810 m.s.l.m.), che non ha fatto che far crescere ancora di più in me il desiderio di spingermi sempre più oltre. Mi diedi subito nuovi obiettivi e mi concessi qualche sogno più azzardato; uno fra tutti, il più desiderato, il più pericoloso delle Alpi e non solo, il Cervino, Matterhorn o Gran Becca (4478 m.s.l.m.). Le nitide immagini della sua cima aguzza che si stagliava a colpire la volta celeste mi incutevano un certo timore, nonostante la forte attrazione per quella vetta così suggestiva. Era proprio un sogno.
E ai sogni, si sa, a volte tocca aspettare. Ma i sogni, si sa, spesso ci accontentano per caso. Ricevetti una telefonata da Torino: una cugina. Un suo amico, il quale aveva prenotato per salire sul Cervino, aveva avuto l'incombenza di un infortunio. Fui invitato ad andare al suo posto. Non potevo crederci, la fortuna era dalla mia parte. Quella notte non dormii per l'agitazione, avevo pochissimo tempo per decidere se accettare la proposta di questa nuova e grande sfida.
Da combattente di natura quale sono, decisi di cogliere l'occasione: un colpo di fortuna di quella portata non poteva assolutamente essere sprecato. E poi, due settimane prima ero salito su Punta Castore (4228 m.s.l.m.), ero ben allenato e soprattutto acclimatato. Avevo quindi aspettative positive. Pochi giorni dopo, il 21 luglio 2023 alle ore 7:40, senza neanche tutto il tempo necessario per metabolizzare quel groviglio di sensazioni, i miei ramponi puntellavano il suolo della vetta del Cervino. La salita, per non parlare della discesa, sono entrambe molto dure già normalmente. La discesa inoltre è stata resa ancora più ardua da una bufera di neve e da dieci centimetri di neve fresca che hanno reso l'avventura ancora più pericolosa.
Ma nonostante tutto la fortuna ha continuato a camminarmi di fianco, dall'altro lato invece mi accompagnava l'esperienza. Mentre, ad aprirmi la strada, davanti a me, c'era la mia imperterrita forza di volontà.
Scrivo queste righe con lo stesso tremore nelle mani con cui tenevo il telefono il giorno di quella inaspettata e sorprendente telefonata. Questa conquista è un'altra splendente perla da aggiungere alla mia collana.
Antonio Rossi sulla vetta del Monte Cervino
In totale i 4000 m scalati sono otto, in sequenza: Punta Nordend (4609 m) e Allalinhorn (4027 m) saliti nel 2016, Breithorn W Occidentale (4164 m), Breithorn Centrale (4160 m), Monte Bianco (4810 m), Dome du Gouter (4304 m), Castore (4228 m), Monte Cervino (4478 m) saliti tra il 2022 e 2023.
Esempio di tenacia, combattività, tanta forza di volontà, coraggio e orgoglio per tutta la comunità Pizzonese.
Elenco D'Oro Grandissimi Appenninisti |
|
Iachini Italo |
11/09/2005 |
Ferrazza Marcello |
11/09/2005 |
Albrizio Giuseppe |
08/07/2011 |
Maresca Silvio |
02/10/2011 |
Dente Flavio |
18/08/2012 |
Giua Giorgio |
18/08/2012 |
Pancaldi Mauro |
18/09/2012 |
Morani Riccardo |
24/10/2012 |
Agostinone Fabrizio |
15/06/2013 |
Gentili Massimo 10 |
27/07/2013 |
Sances Marco |
27/07/2013 |
Bardanzellu Fabio |
28/07/2013 |
Zuppello Gabriella |
28/07/2013 |
Beccarini Teresa |
01/09/2013 |
Rolle Livio |
18/09/2013 |
Carusi Claudio |
28/09/2013 |
Savaresi Piero |
28/09/2013 |
Di Tommaso Claudio |
10/11/2013 |
Caira Alessandro |
05/09/2014 |
Rotondi Luca 20 |
20/09/2014 |
Malatesta Renato |
21/09/2014 |
Mampieri Marco |
26/09/2014 |
Ricco Luciana |
28/09/2014 |
Tagliacozzo Michele |
05/10/2014 |
Cerocchi Federico |
11/10/2014 |
Rossi Carlo |
11/10/2014 |
Patelli Filippo |
20/10/2014 |
Fumi Fabrizio |
29/08/2015 |
D'Annunzio Giuseppe |
12/10/2015 |
Rasicci Doriano 30 |
06/11/2015 |
Catalani Augusto |
09/11/2015 |
Fabrizi Augusto |
31/12/2015 |
Napoleoni Valerio |
21/03/2016 |
Monacelli Giorgio |
30/03/2016 |
Pietrangeli Sara |
25/06/2016 |
Cristofari Claudio |
02/07/2016 |
Lamberti Vito |
17/07/2016 |
Porri Giampaolo |
29/07/2016 |
Dominici Gustavo |
11/09/2016 |
Pitari Giusi 40 |
11/09/2016 |
Ghini Christian |
24/09/2016 |
Rossi Antonio |
24/09/2016 |
Viola Giuseppe |
30/09/2016 |
Grossi Agostino |
08/10/2016 |
Di Dio Francesco |
18/10/2016 |
Cattaneo Carlo |
30/10/2016 |
Celli Giuseppe |
20/05/2017 |
Sforza Antonio |
26/06/2017 |
Pacifici Alba |
06/07/2017 |
Mancini Francesco 50 |
06/07/2017 |
Cerini Gemma |
31/07/2017 |
Schinzari Davide |
03/09/2017 |
Rossi Elisa |
09/09/2017 |
De Felicis Mimma |
23/09/2017 |
Grassi Luciano |
05/11/2017 |
Belghazi Francesco |
20/04/2018 |
Planinschek Matilde Priska |
07/06/2018 |
Pastore Mirko |
14/07/2018 |
Fiorani Rodolfo |
15/07/2018 |
Brasile Gianpiero 60 |
30/07/2018 |
Corona Nestore |
23/09/2018 |
Capoccia Angelo |
29/09/2018 |
Carnali Massimiliano |
29/09/2018 |
Formichini Adriano |
29/09/2018 |
D'Annunzio Claudio |
10/10/2018 |
Bernardi Denis |
21/10/2018 |
Piotto Umberto |
21/10/2018 |
Avati Marco |
27/10/2018 |
Flamini Luca |
27/10/2018 |
Lunghi Andrea 70 |
03/11/2018 |
Martinez Cordero Alfonso |
10/11/2018 |
Di Stefano Giorgio | 11/11/2018 |
Buccilli Paolo |
29/06/2019 |
Lucatelli Mauro |
06/07/2019 |
Capitelli Riccardo |
13/07/2019 |
D'Annunzio Paolo |
05/08/2019 |
Occulto Eugenio |
09/08/2019 |
Muscedere Antonio |
11/08/2019 |
Stutz Rita |
11/10/2019 |
Cappadozzi Andrea 80 |
12/10/2019 |
Accettola Franco |
13/10/2019 |
Ficcadenti Roberto |
13/10/2019 |
Lacioppa Massimiliano |
16/10/2019 |
Kazakevicius Romanas |
21/10/2019 |
Ciummo Rossana |
22/10/2019 |
Maroscia Marco |
26/10/2019 |
Berti Silvia |
27/10/2019 |
Grossi Daniele |
01/11/2019 |
Angelucci Antonella |
15/11/2019 |
Di Benedetto Iuri 90 |
12/08/2020 |
Petrelli Alessio |
23/08/2020 |
Pizzuti Mario |
23/08/2020 |
Sanna Emanuela | 28/08/2020 |
Cianfarani Maurizio | 09/09/2020 |
Tamburri Alfredo | 09/09/2020 |
Tresca Angelamaria | 11/10/2020 |
Pietrinferni Jacopo | 18/10/2020 |
Giuliani Stefano | 06/06/2021 |
D'Angelo Fabio | 26/06/2021 |
Comodi Gelsa 100 | 02/08/2021 |
Giancola Stefano | 05/08/2021 |
D'Angelo Cristian | 08/08/2021 |
Deli Livio | 02/09/2021 |
Basti Luciano | 10/09/2021 |
Martini Carmine | 12/09/2021 |
Mocci David | 03/10/2021 |
Tuzi Andrea | 25/10/2021 |
Caprio Samantha | 03/07/2022 |
Parisi Tommaso | 05/07/2022 |
Morosini Claudio 110 | 06/07/2022 |
Di Giacomo Catia | 17/07/2022 |
Pittiglio Massimiliano | 20/07/2022 |
Ciccarelli Christian | 12/08/2022 |
Leonoro Paolo | 18/08/2022 |
Izzi Simone | 31/08/2022 |
Galante Maurizio | 23/09/2022 |
Terenzi Marcello | 28/09/2022 |
De Persio Claudio | 03/10/2022 |
Luongo Nicola | 09/10/2022 |
Credentino Mimma 120 | 15/10/2022 |
Matteo Pio Pelusi | 23/10/2022 |
Iacoangeli Roberto | 01/11/2022 |
Di Falco Gabriele | 02/11/2022 |
Di Loreto Camillo | 11/11/2022 |
Rippel Maria | 12/11/2022 |
Federici Marco | 17/11/2022 |
Costa Stefano | 25/08/2023 |
Di Micoli Giuseppe | 17/09/2023 |
De Filippis Antonio | 02/10/2023 |
Caldera Federico 130 | 14/10/2023 |
Alessandrini Alessio | 29/10/2023 |
Alessandrini Daniele | 29/10/2023 |
Notari Fabio | 08/11/2023 |
Ciprari Agapito | 09/12/2023 |
Neri Paolo | 09/12/2023 |
Nota: L'elenco riguarda i Soci del Club 2000m che hanno completato le Cime da Collezione,
inseriti in ordine di completamento (nel caso che la data è la stessa vale l'ordine alfabetico).
al 13 Dicembre 2023 ci sono 135 GRANDISSIMI APPENNINISTI
I Grandissimi Appenninisti
Ferrazza Marcello
Iachini Italo - Ferrazza Marcello
Albrizio Giuseppe
Maresca Silvio
Dente Flavio
Giua Giorgio
Pancaldi Mauro
Morani Riccardo
Agostinone Fabrizio
Gentili Massimo
Sances Marco
Bardanzellu Fabio
Zuppello Gabriella
Beccarini Teresa
Rolle Livio
Carusi Claudio
Savaresi Piero
Di Tommaso Claudio
Caira Alessandro
Rotondi Luca
Malatesta Renato
Mampieri Marco
Ricco Luciana
Tagliacozzo Michele
Cerocchi Federico
Rossi Carlo
Patelli Filippo
Fumi Fabrizio
D'Annunzio Giuseppe
Rasicci Doriano
Catalani Augusto
Fabrizi Augusto
Napoleoni Valerio
Monacelli Giorgio
Pietrangeli Sara
Cristofari Claudio
Lamberti Vito
Porri Giampaolo
Dominici Gustavo
Pitari Giusi
Ghini Christian
Rossi Antonio
Viola Giuseppe
Grossi Agostino
Di Dio Francesco
Cattaneo Carlo
Celli Giuseppe
Sforza Antonio
Pacifici Alba
Mancini Francesco
Cerini Gemma
Schinzari Davide
Rossi Elisa
De Felicis Mimma
Grassi Luciano
Belghazi Francesco
Planinschek Matilde Priska
Pastore Mirko
Fiorani Rodolfo
Brasile Gianpiero
Corona Nestore
Capoccia Angelo
Carnali Massimiliano
Formichini Adriano
D'Annunzio Claudio
Bernardi Denis
Piotto Umberto
Avati Marco
Flamini Luca
Lunghi Andrea
Martinez Cordero Alfonso
Di Stefano Giorgio
Buccilli Paolo
Lucatelli Mauro
Capitelli Riccardo
D'Annunzio Paolo
Occulto Eugenio
Muscedere Antonio
Stutz Rita
Cappadozzi Andrea
Accettola Franco
Ficcadenti Roberto
Lacioppa Massimiliano
Kazakevicius Romanas
Ciummo Rossana
Maroscia Marco
Berti Silvia
Grossi Daniele
Angelucci Antonella
Di Benedetto Iuri
Petrelli Alessio
Pizzuti Mario
Sanna Emanuela
Cianfarani Maurizio
Tamburri Alfredo
Tresca Angelamaria
Pietrinferni Jacopo
Giuliani Stefano
D'Angelo Fabio
Comodi Gelsa
Giancola Stefano
D'Angelo Cristian
Deli Livio
Basti Luciano
Martini Carmine
Mocci David
Tuzi Andrea
Caprio Samantha
Parisi Tommaso
Morosini Claudio
Di Giacomo Catia
Pittiglio Massimiliano
Ciccarelli Christian
Leonoro Paolo
Izzi Simone
Galante Maurizio
Terenzi Marcello
De Persio Claudio
Luongo Nicola
Credentino Mimma
Matteo Pio Pelusi
Iacoangeli Roberto
Di Falco Gabriele
Di Loreto Camillo
Rippel Maria
Federici Marco
Costa Stefano
Di Micoli Giuseppe
De Filippis Antonio
Caldera Federico
Alessandrini Alessio
Alessandrini Daniele
Notari Fabio
Ciprari Agapito
Neri Paolo
I 2000 dell’’Appennino
di Stefano Ardito
articolo uscito sul sito montagna.tv
001 - Monte Velino
Le collezioni sono tornate di moda. Sabato 2 dicembre a Monterotondo, alle porte di Roma, quasi trecento soci del Club 2000m hanno partecipato con entusiasmo all’assemblea che ha celebrato i dieci anni di vita dell’associazione. Grandi applausi hanno accolto i 55 escursionisti (tra loro una decina di donne) che hanno salito tutte le 261 vette dell’Appennino oltre i 2000 metri, dall’Emilia e dall’Abruzzo fino all’Etna.
L’entusiasmo, tutto l’anno, va in scena anche sulle cime. Gruppi di escursionisti, accanto alla croce o all’ometto di pietre della vetta, estraggono dagli zaini una bottiglia di spumante e un cartello. Poi, anche se piove, tira vento o nevica, iniziano le foto e i brindisi. Sul cartello spicca un numero tondo, 50, 100, 150 o 200. o una parola fatidica. “Tutte!”.
Significa che uno o più di loro, quel giorno, hanno raggiunto una tappa nella collezione.
002 - Serata Club 2000m, 2 Dicembre 2017
Certo, le collezioni famose riguardano cime e catene più alte. Tutti conoscono quella di Reinhold Messner, che nel 1986 è stato il primo a completare l’elenco dei 14 8000 dell’Himalaya e del Karakorum. Meno nota è la successiva sconfitta di Messner, battuto dal canadese Pat Morrow nella corsa alle Seven Summits, le cime più alte dei sette continenti.
La corsa ai 4000 delle Alpi ha una storia complessa. Il suo protagonista è Karl Blodig, un oculista di Bregenz, in Austria, che nel 1911 completa la collezione delle 66 vette allora incluse nell’elenco. Poi, man mano che la lista si allunga, sale le cime aggiunte. Quando tocca le ultime due, l’Aiguille du Jardin e la Grande Rocheuse, nel 1932, ha 73 anni. Oggi l’elenco dei 4000 delle Alpi, varato nel 1993 dai Club alpini di Italia, Francia e Svizzera comprende 82 vette. Il Club 4000 metri, fondato da Luciano Ratto e Franco Bianco, tiene gli elenchi dei salitori. A completare lo slam, fino a oggi, sono stati 51 dei 490 soci del Club.
003 - Bandiera del Club 2000m al vento su una cima
Ci sono collezioni poco note ma entrate nel Guinness dei Primati come quella del britannico Rob Baber, che tra il 1998 e il 2002 ha salito le vette più alte dei 47 paesi d’Europa. Ci sono collezioni di vette e pareti di alta difficoltà, come quelle salite nel 2000-01 da Patrick Bérhault, nella sua traversata delle Alpi dalla Slovenia e Mentone.
E’ bene ricordare, però, che la prima collezione della storia riguardava delle vette facili e bassine. Il reverendo Robertson, infatti, salì per primo nel 1901 tutti i Munros, le 276 cime della Scozia e del Galles che superano i 3000 piedi, pari a 914 metri.
Di collezionare le cime dell’Appennino parla per primo, per scherzo, un mio articolo del 2000 su Airone. Invece la cosa viene presa sul serio. Due anno dopo Alberto Osti Guerrazzi pubblica la guida I 2000 dell’Appennino. Nel 2006 Marcello Ferrazza e Italo Iachini completano l’elenco, che allora è di 245 vette. Un anno dopo Giuseppe Albrizio, terzo a completare lo slam, diventa il Presidente del neonato Club 2000m.
Poi le cose si complicano un po’. Il Club cresce rapidamente, e rilascia attestati con nomi da Giovani Marmotte (“Medio appenninista”, “Grande appenninista”, “Grandissimo appenninista”) ma che vengono accolti con soddisfazione dai soci, che oggi sono diventati 1200.
004 - Celebrazione del Club 2000m su una vetta
Tra i segreti del successo del Club sono l’affidarsi totalmente al web (non ci sono tessere, né burocrazia), e l’entusiasmo di Francesco Mancini, che lo coordina con Giuseppe Albrizio, Claudio Carusi e Livio Rolle.
Uniche attività sociali una o due escursioni ogni anno, migliaia di post e di foto su Facebook, e l’assemblea-festa annuale.
Nel 2014 l’elenco, dopo una faticosa revisione, sale a 261 cime, e il primo a completarlo è Claudio Cecilia. Il titolo di “Grandissimo Appenninista”, però, viene rilasciato anche a chi si ferma a 243, lasciando fuori le vette alpinistiche (Centrale del Corno Grande, Punta dei Due, Dente del Lupo…) e quelle vietate dal Parco d’Abruzzo, Lazio e Molise.
Molti soci però, per completare l’elenco, si affidano alle guide alpine dell’Abruzzo e delle regioni vicine. Si attende ancora, e non sarà un titolo banale, l’autore della prima collezione invernale.
Collezionare cime, però, non significa solo spuntare nomi da un elenco. “Conoscevo le solite venti o trenta cime, il Club mi ha spinto a esplorare e a conoscere” hanno detto, quasi con le stesse parole, molti dei 55 premiati sul palco di Monterotondo.
005 - Lo scudetto delle 2000 cime
Grazie al Club 2000m e al suo elenco, accanto a vette celebri come il Terminillo, il Pollino e il Vettore vengono spesso raggiunte cime sconosciute e affascinanti come il Tempio, il Dente del Lupo e la Cima della Sala del Monaco. Dei nomi che sono un inno al mistero e alla wilderness dell’Appennino.
Ma la piccola, grande lezione del Club 2000m non si ferma qui. Molti soci sono buoni alpinisti, ma l’impegno tecnico modesto di molte cime consente un tono scanzonato. Quasi tutti sono anche soci del CAI, ma non ci sono rivalità. Dopo anni di motivazioni complicate, e di ricerca delle difficoltà, collezionare cime è un ritorno ai primordi dell’andar per montagne.
E’ un esempio che si può seguire anche altrove. I 4000 della Valle d’Aosta o del Vallese sono stati censiti e saliti, ma quanti sono i 3000 del Trentino? E i 2000 delle Orobie, o i 1000 della Sardegna? Qualcuno li ha saliti tutti? Forse, in futuro, ci attendono altre collezioni e altri club.
006 - Monte Godi (PNALM)
007 - Monte Morrone (Majella)
008 - Monte Prena (Gran Sasso)
009 - Monte Viglio (Simbruini)
010 - Pizzo di Moscio (Monti della Laga)
011 - Monte Amaro (Majella)
Nota: le foto n 001-002 e da 006 a 011 sono di Stefano Ardito
l'articolo è stato preso dal sito montagna.tv