NEWS N.56 del 17 Maggio 2016 RADUNO CLUB 2000M

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Notizie di montagna dal Club 2000m (a cura di Francesco MANCINI Componente del Consiglio Direttivo e Grande Appenninista)

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​​​​​domenica 10 luglio 2016

raduno club 2000m




Per festeggiare il ritorno sulla Cima del Monte Velino della Madonnina, a 50 anni esatti dalla prima salita, l’Associazione “ Amici del 50esimo “ insieme al CAI di Avezzano ha invitato il Club 2000m insieme a tante altre Associazioni di Montagna a partecipare a questa Festa.

Si è pensato quindi di approfittare di questo grande Raduno affinchè anche il Club 2000m possa riunirsi alle pendici del Monte Velino per salire e poi unirsi in maniera conviviale con tutte le altre Associazioni partecipanti.

Infatti oltre agli “ Amici del 50esimo “ saranno presenti gli Alpini, il CAI di AVEZZANO, il CAI DI ORTONA,il cai di tivoli, il GEV, il Soccorso Alpino ed il SAGAF oltre a tanti altri amanti del Velino e della Montagna.
Sarà quindi una bella occasione per i tanti iscritti al Club 2000m per rivedersi o finalmente per conoscersi dal vivo.

Ufficialmente il sentiero previsto per la salita è il N. 3 con rinfresco al ritorno dalla vetta per tutti i partecipanti, offerto dal Gruppo Alpini di Avezzano.

Mi raccomando la puntualità, anche perché potrebbe essere molto caldo, il ritrovo è previsto verso le 7.30 alla base del sentiero N.3 con partenza assolutamente alle ore 8.00




​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​le 100 cime di elisa rossi

La copertina di questa settimana è dedicata ad Elisa ROSSI di Pizzone che l'8 Agosto del 2015 sui 2327m della Cima del Vado di Piaverano sulla catena del Gran Sasso ha raggiunto questo fatidico numero.




Ho avuto modo di conoscere Elisa IL 19 Luglio del 2015.

Eravamo saliti insieme al marito il Grande Appenninista Antonio ROSSI e ad un altro bel gruppo ma il caso ha voluto che entrambi ci siamo attardati sul sentiero mandando gli altri avanti.

Ho avuto quindi occasione di parlare con Elisa a lungo nella fase di discesa.

Mi ha colpito subito il Suo amore per la natura e tutto ciò che ruota intorno ad essa infatti si è subito accorta di una pianta che nascondeva al suo interno delle buonissime fragoline di bosco (io non l’avrei mai riconosciuta) e le colse appositamente per me offrendomi quelle più mature.

 Abbiamo incominciato a parlare della Sua passione per la montagna e la natura così intenti che ci siamo anche persi il sentiero.

Insieme l’abbiamo ritrovato unendo le rispettive esperienze ritrovando il resto del gruppo che nel frattempo ci stava aspettando.



Elisa non ha in animo di completare l’intero Albo delle Cime ma sicuramente la Sua iscrizione al Club 2000m l’ha spinta lontano sopra montagne che prima mai avrebbe avuto l’idea di salire.

Credo però che le parole del Suo Caro Amico con cui è salita tante volte in montagna, anche lui Grande Appenninista Christian GHINI possano descriverla meglio.

" Per te amica mia, che hai saputo donarmi momenti indimenticabili, attimi di una vita che dureranno per sempre nel mio cuore e nella mia mente, indelebili.

Cara amica mia, l'averti conosciuto è stata per me una vera e propria conquista. Anzi direi una duplice conquista.

La prima conquista personale consiste nell' avermi reso consapevole della tua grande forza in montagna, nell'essermi dapprima sorpreso e meravigliato, e dopo, conseguentemente, nell'aver apprezzato il tuo impegno , la tua costanza e la tua tenace ed inesorabile caparbietà nel superare le fatiche e le difficoltà insieme a noi.

Hai dimostrato, in tante diverse circostanze, un ardore, un coraggio ed una resistenza fisica uguale a quella di noi uomini sia nel compiere lunghe traversate sia nell'affrontare temibili ed impensati dislivelli.



La montagna, la vetta, la cima, la cresta: tutti sostantivi di genere femminile che, però, nell’immaginario comune, tendono ad essere associati a delle caratteristiche fisiche e mentali tipiche del sesso maschile.

Pensa che sorpresa per me, dopo averti conosciuto, io, che fino a quel momento sono andato in montagna sempre da solo, e che pensavo di non trovare mai neanche un compagno con cui condividere questa mia passione, vedere che invece anche una donna poteva essere in grado, come me, di vivere queste avventure e sopportare le loro molteplici difficoltà.

Mi hai fatto capire che in certo senso donne e montagna si assomigliano: entrambe esigono una conquista, entrambe sono tanto belle e desiderate quanto spesso inaccessibili.

Donne e montagna in realtà sanno dialogare, sanno instaurare una relazione fatta di forza e di rispetto in cui, oltre ai muscoli, serve soprattutto la testa.



E le donne, per natura, sono capaci di soffrire, di sopportare, di lottare, e più degli uomini sanno far frutto delle loro esperienze mettendole a disposizione ed al servizio dei loro compagni.

Ciò mi ha permesso di scoprire che, nella realtà dei fatti, le donne e le montagne hanno un rapporto speciale, grazie proprio alla forza del gentil sesso, che, per natura, è capace di lottare e sacrificarsi quando necessario. 

La seconda grande conquista, la più importante, è l' averti conosciuto come persona.

La semplicità e la genuinità che ti contraddistingue, insieme a quella di Antonio, è sempre stata disarmante per me, abituato ad avere a che fare, nella maggior parte delle volte con l' ipocrisia e l' indifferenza di molte persone, perso e smarrito tra le false convenzioni e gli ambigui compromessi del vivere quotidiano.

La tua indole così semplicemente trasparente, la tuà bontà d'animo ed il tuo modo di pensare così libero da retoriche e pregiudizi, ti porta ad essere così naturalmente schietta, onesta e leale a volte in maniera quasi imbarazzante per chi ti ascolta.

Lo ripeto, e lo ripeterò sempre, l' averti conosciuto, insieme ad Antonio e ad altri splendidi amici, è stata per me la ricchezza più importante che la montagna che mi possa aver donato.

Io penso che non a caso vadano in montagna persone che, come te, siano dotate di una forte sensibilità ed integrità morale, lontane da modi di essere spavaldi, grotteschi, violenti, e capaci di sentire nel proprio io quella giusta dimensione di equilibrio e di serenità che ti porta poi ad apprezzare ed a voler bene anche agli altri. 

Le montagne si distinguono dagli altri posti, così come si distinguono le persone che le frequentano e le vivono intensamente come noi, questo è una certezza. Io non pensavo fosse così, ma da quando ho avuto la fortuna di incontrarti, me ne sono convinto, e questo mi ha arricchito enormemente facendomi riscoprire il lato migliore delle persone e ridandomi la fiducia del prossimo, la fiducia del confronto, del dialogo , della condivisione, e, cosa più importante la fiducia di un conforto, di un aiuto così difficile da trovare, la certezza di contare realmente e concretamente su qualcuno che ti capisce e che, anche se fisicamente lontano, ti sta sempre vicino nel cuore, nei pensieri, dentro di te, in te e per te.



Grazie."

Quindi Complimenti ad Elisa e grazie per la Sua passione al nostro Club 2000m.




AVVISO AGLI APPENNINISTI : ATTENTI ALLE BUCHE

Ringraziamo i nostri 2 Cari Appenninisti Alessandro CIANFORLINI e Andrea CAPPADOZZI per l’avvertimento che pubblico con piacere.

" Chi per scelta o per caso, dovesse trovarsi a scendere fuori sentiero dal Cappello del Prete (PNALM) in direzione Ovest verso la Valle Venafrana percorrendo il primo canalino che si incontra a quota 1800m circa vi è un profondo inghiottitoio.

E' largo abbastanza da cascarci dentro pericolosamente soprattutto in condizioni invernali o di scarsa visibilità "





IN FOTO sopra il Canale in oggetto



IN FOTO sopra mappa con indicato IN ROSSO il punto indicativo

BELLISSIMO WEEKEND FOTOGRAFICO NATURALISTICO



Workshop fotografico per un lungo wk
Altopiani di Castelluccio (fioriture) e Monti Sibillini (panorami montani)


Imperdibile week end il 18 -19 Giugno per fotografare le fioriture uniche degli Altopiani di Castelluccio di Norcia, famosi in tutta l’Italia per la bellezza dei panorami fioriti.

Con il fotografo alpinista Enrico Ferri  si potrà imparare a vivere un’escursione in montagna godendo visivamente del paesaggio grazie all’uso consapevole e interpretativo dell’inquadratura fotografica.

L’iscrizione al workshop è gratuita e riservata ai soci CAI in regola col tesseramento (MAX 18 posti disponibili).

Il costo per il pernotto, cena e colazione è di Euro 56 a persona (escluse bevande per la cena).

Alloggeremo presso l’Agriturismo La Valle delle Aquile a Castelluccio (Via del Pian Perduto, cell. 339 258 6218), in un’oasi di 
pace e di bellissimi panorami nel Parco Nazionale dei Sibillini (http://www.lavalledelleaquile.com).

Il B&B è costituito da 5 miniappartamenti caratteristici composti da 2 camere (camera matrimoniale o con 2 letti singoli + camera doppia con 2 letti singoli), 1 bagno, 1 cucina).

La colazione è nell’Agriturismo, mentre la cena degustazione di prodotti tipici è presso  il "Bar Alimentari La Volpe Oro" a pochi centinaia di metri.

Venerdì 17 giugno: incontro, propedeutico al laboratorio, presso la sede del CAI Rieti dalle ore 18 alle 20.

Nell’incontro verranno illustrate le modalità di svolgimento del Workshop fotografico e verrà fatta un’introduzione sulle tecniche fotografiche che verranno utilizzate nel corso delle due giornate.

E’ obbligatorio in questo giorno il saldo della quota di partecipazione.

Sabato 18 e Domenica 19: escursioni lungo gli Altipiani fioriti e sul Monte Porche per fotografare fiori e panorami montani di grandissimo pregio.

Info: Ines Millesimi cell. 349.79.56.329
 
Iscrizioni: Enrico Ferri Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. cell.328.97.05.168

La caparra di 40 euro si versa in sede CAI entro il 20 maggio



GIORNATA IMPORTANTE



 

SOCIETA' EDITRICE E RICERCHE: GRANDI E COMMOVENTI STORIE DEL PASSATO

Ringrazio Alberico ALESI e Maurizio CALIBANI per averci raccontato sul Social di Facebook le storie che mi permetterò di allegare qui sotto affinchè queste cronache del passato possano rimanere a memoria dei futuri appassionati di montagna tramandate da questi 2 Grandi Alpinisti e Storici di montagna oltre che Editori di questa Casa Editrice che ci permette di conoscere passato presente e futuro di tutte le montagne del nostro Appennino.



Le Valanghe di Bolognola

“Da principio si prova un sentimento di piacere entrando fra il verde dei faggi, ma poi si è tosto delusi e si soffre osservando da per tutto impressi i segni dell’opera devastatrice di coloro che più dovrebbero averli a cuore. (…)

Quando un tempo verrà, per cui questo in cui viviamo sarà remoto di secoli, i monti riavranno le loro chiome, e i posteri lontani parleranno della distruzione dei boschi, operata nell’epoca nostra, come di una colpa più grave di quella che ora noi facciamo a chi sotterrò o distrusse i capolavori dell’arte antica.”

Queste amare considerazioni andava facendo Giambattista Miliani, industriale cartario e futuro Ministro dell’agricoltura mentre, nel 1889, da Bolognola risaliva la Valle del Fargno.

Parole sorprendentemente profetiche.



(Domenica del Corriere dedicata alla valanga di Bolognola del 1930.)



Non si capisce infatti se aveva conoscenza della valanga di 60 anni prima, ma certamente non poteva prevedere quelle che si sarebbero abbattute nel 1930 e nel 1934, dovute naturalmente al dissennato disboscamento.

“Da quel momento Bolognola, più che vivere, si trascinò nel languore e nello sbalordimento e la sua popolazione andò progressivamente riducendosi” (Francesconi).

Bolognola è sicuramente il Comune che è stato più segnato dalle valanghe ed in particolare ricordiamo gli avvenimenti tragici che hanno colpito gli abitanti di Villa da Piedi e di Mezzo, sia nel 1930 che nel 1934, causando la morte di 38 persone e decine di feriti.



(Percorso delle valanghe che hanno travolto in più riprese le frazioni di Bolognola ripetutamente nel 1823-1930-1934.)


Già nel lontano 13 marzo 1823 (come riportato in antichi manoscritti della parrocchia) una slavina si abbatté su casa Magni, sita in Villa da Piedi, causando la morte di 3 persone.

Le valanghe che hanno creato tali disastri sono discese tutte dal versante ovest del Monte Sassotetto, il quale fu interessato dalla costruzione di opere di difesa subito dopo l’evento del ’34, costituite da muri a secco in pietra e rimboscamenti artificiali. 

Che dire, i mesi di febbraio e marzo furono particolarmente movimentati nella zona dei monti Sibillini, sia per via di eventi inspiegabili sia a causa di disboscamenti innaturali e forsennati.



(Bolognola dopo la valanga del 1934 Foto Carlo Balelli, arch. Paolo Cruciani.)



Ma non è finita qui, altre valanghe infatti hanno segnato un’ulteriore zona.

Quale? Non vi resta che rimanere connessi ed attendere il quarto ed ultimo appuntamento con le valanghe dei Sibillini nel frattempo una bella notizia per tutti Voi amanti della Montagna.


Come probabilmente già sapete, la SER ha presentato la prima App per smartphone interamente dedicata alla catena montuosa dei Monti Sibillini: SibilliniMAPS!!



107 escursioni con tracciati GPS

240 strutture ricettive 

60 eccellenze storico-culturali

20 emergenze naturalistiche 

700 immagini fotografiche

L’app guida su più di 100 sentieri di montagna divisi per difficoltà, da le informazioni utili e accompagna lungo il percorso con efficacia e sicurezza: è la più avanzata guida interattiva al gruppo montuoso, adesso completamente gratuita.

 Per dare la possibilità a tutti di scaricare e di usufruire del servizio che offriamo, abbiamo aggiornato l’app rendendola gratuita dal 27 Marzo, fino al 27 Maggio.

 L’applicazione sarà FREE, cioè tutti gli utenti che la scaricheranno avranno tutte le mappe sbloccate per sempre.

Per chi ha già scaricato l’app, invece, dovrà semplicemente fare un aggiornamento!

Chi scarica l’app in questo arco di tempo (dal 27 Marzo al 27 Maggio dunque) avrà SibilliniMAPS gratuito, con gli itinerari sbloccati PER SEMPRE!




FOTO DEL PASSATO

Quante volte siamo stati a Rocca Calascio...ecco una foto che ringrazio chi ha avuto la volotà di pubblicarla per farci fare un salto nel passato... viverla come i nostri antenati.



 
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​​NON SOLO 2000M


 

E’ in uscita la nuova guida del Parco di Veio.

 Oltre alla descrizione aggiornata degli ambienti naturali del Parco e dei borghi che ne fanno parte, la guida illustra una serie di percorsi all’interno del territorio che conducono il visitatore tra centri medievali come Isola Farnese, Formello, Sacrofano o Castelnuovo di Porto, attraverso lo splendido Agro Veientano.

Si tratta di 38 percorsi turistici o escursionistici in mezzo alla natura lungo gli oltre 70 chilometri di sentieri che il Parco ha recentemente ampliato, ripristinato e adeguatamente segnalato con numerazione del CAI (Club Alpino Italiano).

Tra questi anche alcuni tratti della via Francigena, compreso quello recentemente reso fruibile dalla Regione Lazio con l’attraversamento del Crèmera per mezzo di un ponte di legno.

 La Francigena è l’antica strada dei pellegrini il cui ultimo tratto si snoda verso la Città Eterna proprio all’interno del territorio del Parco di Veio.

La guida, promossa e patrocinata dall’Ente Parco, è redatta da Stefano Ardito ed è pubblicata da Iter Edizioni. 


CASIO-PRO TREK-CLUB ALPINO ITALIANO

Si informa che PRO TREK, marchio di orologi di Casio dedicati alle attività outdoor, ha lanciato un concorso in collaborazione con il Club Alpino Italiano, che coinvolgerà esperti ed appassionati di montagna accumunati dall’interesse per gli scenari outdoor.

Coloro che sono interessati, attraverso il sito designadaltaquota.protrek.it, o tramite la
pagina Facebook di Pro Trek Italia, potranno dare spazio alla propria creatività reinventando il
design dell’orologio digitale Pro Trek PRW-3500, per un’esclusiva edizione speciale ispirata al CAI.

Una giuria di esperti selezionerà, tra i finalisti, il design che meglio interpreterà i valori del Club Alpino Italiano, permeati dall’attenzione per l’alpinismo in ogni sua manifestazione, la
conoscenza e lo studio delle montagne, e dalla difesa del loro ambiente naturale.

Per i vincitori vi saranno numerosi premi in palio, tra cui un soggiorno in uno dei rifugi del CAI, e un orologio Pro Trek PRW-3500, che offre precisione e accuratezza nel rilevamento di valori e dati ambientali durante le escursioni, per vivere in modo consapevole la montagna e gli sport all’aria aperta.

Inoltre, saranno messi in palio due buoni del valore di € 1.500,00 e di € 500,00 per acquisti on-line con un partner riconosciuto.

Il concorso si articolerà in una prima fase in cui, sino al 31 maggio 2016, registrandosi sul sito designa daltaquota.protrek.it, o tramite la pagina Facebook di Pro Trek Italia, sarà possibile caricare i propri design con personalizzazione del cinturino del PRW-3500; disegni che
saranno poi valutati da una giuria di esperti entro il giorno 8 giugno 2016.

Dal 9 giugno avrà poi inizio la seconda fase, in cui i sei disegni finalisti potranno essere votati direttamente dal pubblico: verranno premiati i tre disegni che hanno raccolto più voti, oltre a tre fortunati vincitori, estratti a sorte tra coloro che avranno preso parte alle votazioni.
Il reparto tecnico di Casio, dopo aver esaminato attentamente le proposte, metterà in produzione uno fra i sei modelli finalisti.

Con il concorso “Design ad Alta Quota” PRO TREK rafforza il suo legame con il Club Alpino Italiano, credendo fermamente all’importante azione sul territorio svolta dal CAI in più di 150
anni di attività. Volta a dare ancor più visibilità a questa sinergia, Casio premierà la Sezione del
Club Alpino Italiano con il maggior numero di Soci partecipanti alla prima fase del concorso
“Design ad Alta Quota”, premiandola simbolicamente con una targa d’onore e presentando la Sezione vincitrice alla community di Facebook, attraverso la realizzazione e condivisione di alcuni post dedicati sulla pagina Pro Trek Italia.

Il Direttore
Dott.ssa Andreina Maggiore




 
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