NEWS N.59 del 28 Giugno 2016

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​​​​​Notizie di montagna dal Club 2000m (a cura del Grande Appenninista Francesco MANCINI Componente del Consiglio Direttivo)

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​​​​​​​​​DOMENICA 10 LUGLIO 2016 
RADUNO CLUB 2000M

N.B. Poichè si prevede una grande affluenza di partecipazione vista l'adesione non solo del Club 2000m ma anche di molti CAI e di tanti altri appassionati di montagna consiglio vivamente a tutti di presentarsi prima rispetto all'appuntamento per cercare parcheggio in zona.

Si informano inoltre tutti i nostri ISCRITTI che per l'occasione speciale, è possibile acquistare sia il nostro Scudetto con il vecchio logo che il nuovo Scudetto con il nuovo logo del Club 2000m al prezzo speciale di Euro 5,00.

Questo solo per chi è già in possesso dello Scudetto delle Cime raggiunte in occasione dell'ultima Serata Sociale ma che desidera acquistarne altri per lo zaino o per la maglietta od il pile.

L'aquisto di Scudetti in questa occasione non sostituisce l'acquisto dello Scudetto per le Cime raggiunte nell'anno in corso che sarà possibile solo in occasione della prossima Serata Sociale con la premiazione ufficiale.


Posto un pensiero del Comitato Organizzatore che ritengo perfetto nella Sua universalità che dovrà accompagnare questo Evento :

"Cari Amici tutti,
amici alpini, escursionisti o semplici amanti della montagna; amici nei gruppi A.N.A., C.A.I., G.E.V. e negli altri gruppi interessati a far vivere la montagna. Nello scrivervi questo invito per una festa, la “Festa del Velino”, ci siamo posti innanzitutto alcuni interrogativi che vogliamo condividere con Voi. 

Cos’è una statua della Madonna eretta sulla cima d’un alto monte? Quale è il suo significato? È solo il segno concreto del Cristianesimo? O è anche un simbolo che travalica i confini d’una religione? Va guardata solo come un’opera dell’arte scultorea? O porta con sé un valore che supera l’estetica?
Insomma ha solo uno di questi significati o li comprende tutti? 

Noi pensiamo che la risposta giusta sia la seconda.

Così la Madonnina del Velino, come le innumerevoli Madonne disseminate sulle alte vette del mondo, è certamente un simbolo religioso, ma anche un po’ laico; è protettrice, ma anche punto di riferimento al camminatore; è segno della fede popolare, ma testimonia anche valori universali; cristallizza in quello spazio ai confini del cielo messaggi di pace, di forza spirituale, di solidarietà, di speranza e soprattutto di fratellanza.

Questa Madonnina, come sapete, ha una storia. La statua che la rappresenta, portata a spalle cinquant’anni fa, venne installata il 10 luglio del 1966.

Ora è stata da poco riportata a valle per essere restaurata, e sarà di nuovo ancorata sul culmine della montagna che da sempre domina il nostro territorio: Avezzano e tutti i paesi della terra marsicana.

Questo accadrà nel Luglio del 2016, cinquantenario della sua prima installazione.

Vi proponiamo dunque di celebrare insieme questa ricorrenza, con quei sentimenti di fratellanza e di amicizia che questa immagine sacra non può che ispirare in tutti gli appassionati di montagna, cattolici o laici che siano ed a qualunque gruppo sportivo appartengano.

E Vi invitiamo quindi a fissare sin da ora nei vostri calendari per l’anno 2016, una data unica, il 10 di luglio, per un appuntamento sulla nostra Vetta che ci raccolga in una festa armonica e corale.

Un caro saluto.
Gli Amici del Cinquantesimo"



CON LA PRESENZA DEL GRANDE PRESIDENTE DEL CLUB 2000M GIUSEPPE ALBRIZIO !!!

PER FESTEGGIARE IL RITORNO SULLA CIMA DEL MONTE VELINO DELLA MADONNINA, A 50 ANNI ESATTI DALLA PRIMA SALITA, L’ASSOCIAZIONE “ AMICI DEL 50ESIMO “ INSIEME AL CAI DI AVEZZANO HA INVITATO IL CLUB 2000M INSIEME A TANTE ALTRE ASSOCIAZIONI DI MONTAGNA A PARTECIPARE A QUESTA FESTA.

SI È PENSATO QUINDI DI APPROFITTARE DI QUESTO GRANDE RADUNO AFFINCHÈ ANCHE IL CLUB 2000M POSSA RIUNIRSI ALLE PENDICI DEL MONTE VELINO PER SALIRE E POI UNIRSI IN MANIERA CONVIVIALE CON TUTTE LE ALTRE ASSOCIAZIONI PARTECIPANTI.

INFATTI OLTRE AGLI “ AMICI DEL 50ESIMO “ SARANNO PRESENTI GLI ALPINI, IL CAI DI AVEZZANO, IL CAI DI ORTONA,IL CAI DI TIVOLI, IL GEV, IL SOCCORSO ALPINO ED IL SAGAF OLTRE A TANTI ALTRI AMANTI DEL VELINO E DELLA MONTAGNA.
SARÀ QUINDI UNA BELLA OCCASIONE PER I TANTI ISCRITTI AL CLUB 2000M PER RIVEDERSI O FINALMENTE PER CONOSCERSI DAL VIVO.

UFFICIALMENTE IL SENTIERO PREVISTO PER LA SALITA È IL N. 3 CON RINFRESCO AL RITORNO DALLA VETTA PER TUTTI I PARTECIPANTI, OFFERTO DAL GRUPPO ALPINI DI AVEZZANO.

MI RACCOMANDO LA PUNTUALITÀ, ANCHE PERCHÉ POTREBBE ESSERE MOLTO CALDO, IL RITROVO È PREVISTO VERSO LE 7.30 ALLA BASE DEL SENTIERO N.3 CON PARTENZA ASSOLUTAMENTE ALLE ORE 8.00






 

QUANDO L'AMORE PER LA MONTAGNA NON HA NAZIONALITA' : LE 100 CIME DI SViTLANA BARAN





La copertina di questa settimana è dedicata a Svitlana BARAN che il 18 Giugno 2016,  peraltro in occasione del Suo compleanno, a quota 2027 metri del Monte Rapina nel Parco Nazionale della Majella ha raggiunto le 100 Cime.
 
Ho avuto modo di conoscere Svitlana nell’Agosto del 2015, prima a livello epistolare confrontadoci su alcuni itinerari di montagna che Lei voleva raggiungere, anche se personalmente siamo riusciti ad incontrarci solo in occasione del Festival della Montagna a L’Aquila il 4 Ottobre.


 
Uno degli aspetti che mi ha colpito subito di Svitlana è stata la sua forza fisica e spirituale nel realizzare fin da subito itinerari e Cime molto difficili soprattutto per una persona che non conosceva il nostro Appennino.
 
Devo dire che non sono rimasto tuttavia sbalordito più di tanto, perché la forza e la mentalità delle donne che vengono da Nazioni come l’Ucraina, abituate a realtà di vita molto dure e difficili, Le tempra a realtà diverse da quelle che si vivono in Italia e non solo.
 
Finalmente in occasione di una ascesa che ho organizzato nel cuore del PNALM ho avuto modo di conoscere, meglio e dal vivo, la naturalezza con cui la nostra Ucraina sale sulle Cime Appenniniche ma anche un carattere estroverso ed immediato che permette a tutti di sentirsi a suo agio.
Sembra quasi che Svitlana sia stata sempre in Italia. 
 
Il 3 ottobre infatti salimmo, insieme ad altri amici, sul Gruppo del Marsicano per una ascesa di 20 Km con 1540 metri di dislivello complessivo realizzando una traversata dalla Valle del Fiume Sangro fino a Opi.


 
Ovviamente Svitlana ha partecipato alla Serata Sociale del Club 2000m, che ho organizzato a Rieti nel 2015, ritirando con fierezza il Suo scudetto delle 50 Cime.


 
Insomma Svitlana ha fatto Suo, fin da subito, il Progetto del Club 2000m e questa cosa ci rende felici perché dimostra che la montagna unisce anche persone che vengono da realtà culturali diverse dalla nostra.
 
Non rimane che ringraziarLa per le parole che inserisco di seguito affinchè la Sua condivisione sia anche quella di tutti gli iscritti al Club 2000m ed ancora Auguri personali e del Club 2000m per il Suo compleanno e per la prima tappa di un viaggio meraviglioso.



" Oggi nel giorno del mio compleanno, in compagnia di persone a me care, raggiungere questo traguardo per me è stato il regalo più grande semplicemente perché, ad un certo punto della mia vita, sono stata capace di voler cambiare qualcosa, di voler trovare nelle montagne una via d'uscita da tante situazioni della vita, un aiuto, una risposta, la montagna mi ha aiutato a capire e a capirmi, mi ha fatto trovare il giusto equilibrio, mi ha fortificato tantissimo, mi ha fatto capire che anche una donna può avere la capacità, come molti uomini, di poter vivere e affrontare queste esperienze con le loro difficoltà.



In montagna ho imparato, che ogni salita ha dentro di se delle emozioni, sta nella nostra sensibilità riuscire a scoprirle ed a tirarle fuori.

Importante e rispettare la montagna.

Se rispetti la montagna lei ti rispetta, se sai rispettare la montagna, rispetti te stesso e gli altri.

La montagna ci aiuta a vivere e a essere migliori.

Non importa riuscire a conquistare più vette, importante è essere lassù."



Perciò io continuerò ad arrivare in vetta alle montagne per poter sentire, vedere, odorare, toccare e godere le sue bellezze immense e per poter condividere questa gioia con i amici preziosi e speciali che la montagna mi ha regalato durante il mio percorso.



 
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​​​​​​​​​​​​FIOCCO AZZURRO NEL CLUB 2000M



Voglio fare le FELICITAZIONI a mio nome e del Club 2000m al nostro Appenninista Luca FLAMINI che il 17 Giugno è diventato PAPA' di un nostro nuovo Appenninista dal nome RAFFAELE di 4030 Grammi.

Fra i tanti regali ricevuti merita assolutamente la visione del bigliettino di Auguri realizzato dai Suoi amici di montagna che rappresenta tutto l'entusiasmo possibile per il CLUB 2000M.



Grazie a Luca e al nuovo nato Raffaele per aver condiviso con noi questo momento.


 

DONAZIONE AL CLUB 2000M



Vorrei ringraziare pubblicamente il Grande Appenninista e Prof. Giuseppe Carfì Di Serra Rovetto Boscopiano che da tempo mi aveva donato una piccola biblioteca di riviste, libri, notiziari e altro del CAI che sto finendo di inventariare in questi giorni: la più vecchia è questa di 40 anni fa...una vero tesoro prezioso di foto, notizie, eventi...peccato che il Club 2000m non abbia una Biblioteca altrimenti sarebbe stato alla portata di tutti i nostri iscritti...quindi GRAZIE ancora al nostro Maestro Carfì Di Srb Giuseppe.


APPROFONDIMENTI CULTURALI A CURA DEL DIVULGATORE SCIENTIFICO DEL CLUB 2000M LUCIANO GRASSI



Un fungo che vediamo spesso nei faggi malati o morti!

Fomes fomentarius è detto, proprio per questo, anche il fungo dell’esca: messo vicino alle scintille di una pietra focaia, l’uomo preistorico vi accendeva il fuoco”.

Si tratta di uno dei funghi responsabile della carie bianca, una malattia del legno che porta alla morte dell’albero colpito.

Si tratta di un fungo conosciuto sin dall’antichità, tanto che ne è stato trovato qualche pezzo anche in una sacca di Ötzi, l’uomo del Similaun, una mummia risalente al 3300 a.C.



Sfruttando la natura legonso-stopposa del fungo, a quei tempi veniva sicuramente usato come esca per accendere il fuoco.

In epoca successiva, sempre per lo stesso scopo, veniva sbriciolato in polvere e mescolato al salnitro (KNO3) in modo da da facilitarne l’accensione.



SOCIETA' EDITRICE E RICERCHE: GRANDI E COMMOVENTI STORIE DEL PASSATO



Ringrazio Alberico ALESI e Maurizio CALIBANI per averci raccontato sul Social di Facebook le storie che mi permetterò di allegare qui sotto affinchè queste cronache del passato possano rimanere a memoria dei futuri appassionati di montagna tramandate da questi 2 Grandi Alpinisti e Storici di montagna oltre che Editori di questa Casa Editrice che ci permette di conoscere passato presente e futuro di tutte le montagne del nostro Appennino.

Come già vi abbiamo raccontato, nel 1823, 1930 e 1934 una serie di valanghe hanno colpito duramente il comune di Bolognola.

In quel post abbiamo poi citato le parole di un altro grande viaggiatore e alpinista che nel 1889 da Bologna risaliva la Valle del Fargno, compatendo il completo sterminio dei boschi e temendo le tristi conseguenze.

Lui è il secondo “PERSONAGGIO DI (S)PICCO” di cui vi parleremo dedicato alle personalità folgorate dal fascino dei Monti Sibillini: sto parlando di Giambattista Miliani.



Anch’esso, come abbiamo detto prima, è alpinista, ma non del calibro di Marinelli. Ad ogni modo come lui ama viaggiare, e lo fa con intenti esplorativi e scientifici.

I suoi racconti sono ricchi di osservazioni a carattere botanico e geologico, frutto degli studi universitari di scienze naturali.

Egli è convinto ambientalista e non si fa sfuggire occasione, nei suoi scritti, per ricordarlo. Le sue amare considerazioni sull’incoscienza dell’uomo che saccheggia irresponsabilmente le risorse naturali suonano sorprendentemente profetiche.

Vi riproponiamo le sue parole che avete già letto  per poter comprendere al meglio il suo pensiero a riguardo: “Da principio si prova un sentimento di piacere entrando fra il verde dei faggi, ma poi si è tosto delusi e si soffre osservando da per tutto impressi i segni dell’opera devastatrice di coloro che più dovrebbero averli a cuore. (…)

Quando un tempo verrà, per cui questo in cui viviamo sarà remoto di secoli, i monti riavranno le loro chiome, e i posteri lontani parleranno della distruzione dei boschi, operata nell’epoca nostra, come di una colpa più grave di quella che ora noi facciamo a chi sotterrò o distrusse i capolavori dell’arte antica.”

Miliani nasce a Fabriano nel 1856.

È un uomo comune: illuminato imprenditore agricolo, industriale cartario di lunga tradizione familiare, ed in queste veste fece di Fabriano il luogo di produzione per eccellenza della carta di qualità.

Impegnato in politica, nel 1917 è Ministro dell’Agricoltura nel governo di Vittorio Emanuele Orlando.

Quintino Sella, grande statista e fondatore, nel 1863, del Club Alpino Italiano, nel corso di un’escursione nell’Appennino fabrianese gli disse: “Si ricordi, lei che è giovane alpinista, di andare spesso ad attingere la calma dell’animo e l’energia al lavoro sulla montagne, ma si ricordi pure che così facendo, contrae obblighi con i suoi monti, che le danno tanti conforti, e le mantengono tanta salute”.

“Quelle parole io non le ho più dimenticate- scrive Miliani- e vorrei che le forze ed il tempo non mi venissero meno, per mostrare quanto profondamente mi stiano scolpite nell’animo”.

Giambattista Miliani muore nel 1937 a Fabriano, mentre si trova a lavoro nella sua cartiera, all’età di 81 anni.



Un lungo ed interessantissimo articolo di Miliani chiamato “I Monti della Sibilla” del 1889 (emendato dalle parti lungamente descrittive degli accessi carrozzabili e di altrettanto lunghe descrizioni geologiche) lo trovate a pagina 37 del libro monti Sibillini - racconti di salite dal 1420 al 1935, a cura di Alberico Alesi, edito dalla Società Editrice Ricerche.

È interessante già da subito iniziare a scorgere i diversi tipi di approccio che differenti personalità hanno nei confronti della medesima passione per la montagna.

Ma ciò che li accomuna nonostante la diversità, è l’occhio di ammirazione e l’animo curioso che nutrono verso i nostri Monti Sibillini.




EVENTO DEL CAI L'AQUILA


Il CAI dell'Aquila ha il piacere di informare che quest'anno ricorre il 130° anno dall'inaugurazione del Rifugio Garibaldi e la Sezione festeggerà questa particolare ricorrenza con delle iniziative alle quali sono invitati i soci del CAI. 
 
Domenica 3 Luglio si terrà la prima edizione del "Mulo del Garibaldi" 

Domenica 17 Luglio si terrà la festa per i 130 anni dalla costruzione del rifugio.

A tal proposito ricorda che anche quest'anno il rifugio sarà aperto nei mesi di Luglio e di Agosto in tutti i fine settimana;

Un gruppo di soci della sezione dell'Aquila si è reso disponibile a tenere aperto il rifugio in questo periodo consentendo il pernotto a chi desideri frequentare il Gran Sasso (necessaria prenotazione ai numeri presenti sul sito internet www.cailaquila.it).  



Il Mulo del Garibaldi

3 Luglio 2016



Escursionismo & “Fatica”

Parco Nazionale Gran Sasso – Laga

Rifugio Garibaldi – 130° anniversario

“Il Mulo del Garibaldi” – I° edizione

Prova di “resistenza” per il rifornimento di bevande del Rifugio Garibaldi, aperta a tutti i soci.

Commissione escursionismo

Regolamento dettagliato in sezione


EVENTI VARI




ADDIO A MASSIMO MONDELLA



Non mi era ma successo di dover scrivere su un Appenninista  che non è più tra noi.

Ho riflettutto molto se rendere nota questa notizia a tutti coloro che non conoscevano Massimo Mondella.

Anche io non lo conoscevo di persona e peraltro neanche sui Social ma ho letto la partecipazione e la sofferenza di alcuni di Noi che lo conoscevano per essere saliti  in montagna con Massimo.

Quando arrivano queste drammatiche notizie, anche se non conoscevo la persona, per tuta la settimana sono addolorato perché rifletto sulla sofferenza delle persone che gli volevano bene, ai familiari, agli amici.

Purtroppo Massimo nella settimana appena trascorsa ci ha lasciato sulle nostre montagne e la cosa più incredibile è che, Lui abituato a percorrere sentieri molto più impegnativi e alpinistici, ci ha lasciato sui Sibillini montagne che d’estate sono molto più morfologicamente morbide rispetto ai tanti percorsi Alpinistici a Nord che lui aveva scalato.

Il Club 2000m con questa piccola citazione di Massimo è presente al dolore della famiglia,  del CAI di Roma e a tutti gli amici che sono saliti in montagna con Lui.

Mi permetto di fare mie e di scrivere le parole di Andrea Atom Lunghi che di recente era salito con Massimo addirittura sulle montagne lontane del Pollino che racchiudono nella loro drammaticità anche la bellezza dello spirito di Massimo Mondella.

“  E’ terribile. L'ho conosciuto tre settimane fa sul Pollino.

Tra i ricordi più belli ho i sorrisi scambiati mentre ci davamo il 5 sul Pollinello, ultimo 2000 del giro.

Dei sorrisi muti, legati da un filo invisibile, che dicevano più di tante parole.

E' stato un piacere Massimo. RIP “


 
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