NEWS N.32 del 6 Ottobre 2015

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Notizie di montagna dal Club 2000m
 (a cura del Grande Appenninista e membro del Consiglio Direttivo Francesco Mancini )






 

PRENOTAZIONE SCUDETTI

Vi informo che è in fase di completamento la LOCANDINA per la Riunione Annuale 2015 di tutti gli Iscritti al Club 2000m che vedrà, fra l’altro, anche la consegna degli Scudetti per le Cime raggiunte.

 Tutti coloro che vorranno avere questo piccolo ricordo dovranno scrivere quanto prima possibile alla seguente casella di posta elettronica  specificando anche il numero di Scudetti (1 scudetto 10 Euro – 2 scudetti 15 Euro – 3 Scudetti 20 Euro).

Scrivere quindi alla seguente casella : Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


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CATERINA LIBERATI E FABRIZIO DI MEO E LE LORO 100 CIME INSIEME.


La copertina di questa settimana è dedicata a Caterina e Fabrizio che nel Parco Nazionale della Majella sulla Cima del Monte Morrone (Alt. 2061m) portati via del vento il 23 Settembre 2015 hanno raggiunto questo bellissimo risultato.





Ho conosciuto entrambi di persona anche se, purtroppo, nonostante vari tentativi non siamo ancora riusciti a salire in montagna insieme.

Per sapere qualcosa di più su Caterina mi sono rivolto proprio a Fabrizio perché credo che non ci sia persona migliore in quanto ha nella sua personalità
delle capacità narrative ,dialettiche ,e di sensibilità superiori a molti iscritti del Club 2000m.

Basta andare a leggere i suoi pensieri, le relazioni nel suo Blog personale che consiglio a tutti di scoprire… dentrolanatura.blogspot.com

La sua dolcezza nei racconti mi hanno spinto ad incontrarlo, insieme a pochi amici del Club, per andare a mangiare una pizza insieme proprio sotto casa di Fabrizio quasi un anno fa.

Colloquiando con Lui sulla vita, sul lavoro, sulle nostre esperienze ho avuto conferma del suo bellissimo e delicato IO.

Anche perché Caterina e Fabrizio sono compagni di avventura delle Cime del Club.

Caterina Liberati ha avuto fin da giovane la passione per l’ambiente.



La zona della Tuscia, dove abita, l’ha facilitata ad intraprendere la passione per l’avventura come l’esplorazione dei siti archeologici, i borghi antichi, ed i boschi.

Proprio per questo si è specializzata nel riconoscimento e nella raccolta di funghi ovviamente con tutti i permessi e le accortezze del caso.

La passione per la montagna, grazie al Club 2000m, è stata conseguenziale viste le sue attitudini e conquistando le Cime riesce anche a scaricarsi dalle
tensioni causate dal particolare e faticoso lavoro che svolge.

Montanara instancabile, nonostante la sua iniziale inesperienza, la sua seconda ascesa fu subito il Sentiero del Centenario del Gran Sasso.

Questo fa capire la sua grande volontà e passione per la montagna.

Famosa anche per la sua bravura in cucina, ad ogni ascesa porta un dolce diverso con il quale si è festeggiato, insieme a Fabrizio, le 100 Cime e che vedete
in foto.



Grazie Caterina per il tuo entusiasmo per il Club 2000M.

 

In merito a Fabrizio DE MEO, oltre a quello che già ho detto, credo che allegando una sua poesia ed uno dei suoi racconti si possa capire molto della sua personalità per non parlare delle sue incredibili foto spesso vincitrici anche di premi nel settore.



Per cui Grazie anche a Fabrizio che incredibilmente scelse come prima Cima da salire il Monte Vettore proprio come Caterina.

Le coincidenze nella vita, a volte, sono incredibili.


Relazione di Fabrizio DI MEO sulle sue 100 CIME

Nel gioco della collezione di cime ideata dal “Club 2000m-Appennino” il Monte Morrone della Majella è stata la mia centesima vetta insieme all’amica Caterina che per una serie di coincidenze ha raggiunto il mio stesso traguardo.
Il gioco naturalmente non finisce qui perchè questo del Club non è l’unico pretesto per motivare le nostre uscite ma è una passione viscerale che in tanti anni non sono mai stato capace a spiegare in maniera chiara e definitiva ed a quanto pare, neppure molti amici con la mia stessa passione sono riusciti a farlo.
Il discorso sarebbe molto lungo e giunti in vetta, abbiamo avuto giusto il tempo di scattare qualche foto e poi siamo corsi via, sospinti dal vento che ci ha letteralmente spazzati via da quel posto, quasi come se non fossimo ospiti graditi, anche se personalmente ho pensato ad un’altra versione dei fatti.
In realtà il vento ha voluto festeggiare con noi la centesima vetta raggiunta da me e Caterina, giocando un po’ nella maniera notoriamente vivace che lo rende così tipico di questi territori, così estremamente ventosi.

Giunti al passo, abbiamo degnamente festeggiato le nostre 100 vette con dolci, spumante e qualche palloncino che purtroppo appena finito di gonfiare esplodeva sempre! A questo punto possiamo dire di aver avuto anche i festeggiamenti con i “botti”. Meglio di così…

 UNA POESIA DI FABRIZIO DI MEO

 "le colonne che reggono il cielo"

 

Grandi colonne che sorreggete il cielo,

sono qui davanti a voi e vi ascolto.

Raccontatemi la storia del bosco e dei prati,

delle notti di tempesta,

delle bufere,

della neve e del vento,

dello schianto del fulmine,

degli arcobaleni.

 

Patriarchi del bosco,

raccontatemi le storie di banditi e viandanti che qui

hanno trovato riparo

di amanti fuggiti, di sussurri e carezze,

di feroci assassini e stanchi pastori.

 

Voi, silenziose creature nel silenzio,

nei secoli ad assorbire l’essenza della vita

per raccontarla a chi la sa ascoltare.


 SERATE DI MONTAGNA CON IL CAI DELL'AQUILA



foto incredibili

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Da tempo gira nel Web la foto che vedete qui sopra.

Con la speranza che non sia un fotomontaggio
la foto di Domenico CIRONE è stata scattata dal MONTE VELINO riuscendo nell'inquadratura ad arrivare fino a SAN PIETRO di ROMA.

Complimenti al fotografo !!!


 
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Danilo GIAGNOLI con DANGIA WILD ed il suo racconto sul Secondo Festival della Montagna a L'Aquila



 

Anche quest’anno la città dell’Aquila è stata al centro dell’attenzione con uno degli eventi più importanti del centro Italia: il Festival della Montagna 2015.

Ambientato nel caratteristico Parco del Castello, il festival di montagna più a sud d’Europa ha regalato, grazie alle numerose attività organizzate, tante proposte e idee interessanti su come vivere la montagna divertendosi e rispettandola!

Da amante della montagna e come media partner dell’evento, non potevo perdermi l’opportunità di vedere il risultato del duro lavoro svolto dal Comitato Promotore Festival della Montagna e dai ragazzi dell’associazione Gran Sasso Anno Zero, di seguito la mia esperienza.

Accompagnato dal mio amico Marino, abbiamo percorso parte della passeggiata che circonda il castello fino a raggiungere l’area principale del festival.

La prima impressione che ho avuto, è stata quella di trovarmi di fronte ad un evento molto più grande rispetto a quello dell’edizione precedente.

Continuando la nostra passeggiata abbiamo attraversato lo spazio dedicato alle biciclette, qui alcuni giovani rider stavano provando l’esperienza di girare lungo un percorso con le Mountain Bike messe a disposizione dall’organizzazione.

Andando oltre, abbiamo raggiunto l’area dedicata alle slackline, qui numerosi ragazzi stavano sfidando la forza di gravità cercando di rimanere in equilibrio lungo una fettuccia di poliestere tesa tra due alberi, ho provato a fare qualche passo anch’io ma con scarsissimi risultati. In realtà questa attività mi ispira molto e credo che sia un’ottimo allenamento per migliorare l’equilibrio.

Ci siamo presi una birra fresca e accompagnati dalla musica del djset, abbiamo proseguito il nostro giro in direzione delle pareti di arrampicata, in questa postazione dei coraggiosi bambini si stavano impegnando a scalare la loro prima parete verticale.

Subito dopo ci siamo spostati all’interno dell’auditorium per seguire il tavolo di discussione “Il futuro del Gran Sasso tra ambiente e sviluppo. A che punto siamo?”
L’incontro è stato presentato dai ragazzi dell’associazione Gran Sasso Anno Zero, gli argomenti trattati durante la presentazione hanno toccato temi caldi e molto attuali come l’utilizzo dei fondi riservati allo sviluppo turistico del Gran Sasso.

Dopo la conferenza ci siamo fatti un giro tra gli stand espositivi fino a raggiungere la pump track, un circuito chiuso, costruito di sole gobbe e paraboliche, che deve essere percorso senza utilizzare l’ausilio della pedalata.

Il resto della giornata l’abbiamo trascorso guardando le prove dello spettacolo di danza aerea e le strepitose acrobazie di un gruppo di ragazzi sulle slackline, facendo qualche acquisto e concludendo con una rapida visita al centro storico dell’aquila.

Personalmente spero che il festival della montagna dell’Aquila diventi un appuntamento annuale che possa stimolare le masse a riflettere su tutti gli aspetti legati alla gestione e mantenimento del Gran Sasso e più in generale del nostro caro appennino.

L’evento di questa edizione ha dimostrato come sia possibile vivere la montagna in modo sano e divertente pur rispettando l’ambiente.



 




 
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